La settimana dedicata a Horror Stories per inaugurare la sua versione estiva, volge quasi al termine, domani ci sarà recensito l'ultimo film, stasera c'è il penultimo, ho voluto recuperare Incarnate diretto nel 2016, da Brad Peyton è andata bene la visione? Scopritelo con me.
Di solito non mi faccio influenzare dai pareri altrui, leggo le altre recensioni per farmi una idea, e poi se ho deciso di guardare un film lo guardo facendomi ovviamente una mia idea.
Incarnate ha ricevuto quasi ovunque pareri controversi, e durante la visione ho capito anche il perché.
Il regista non vuole parlare di possessioni demoniache, ma ci sono ovviamente delle possessioni, restando però in bilico, cioè non riesce a dare spessore alla storia, e per la trama di un film dall'argomento esplosivo, di cui se ci fosse stato qualcun altro dietro la penna o la mdp, ne sarebbe uscito di sicuro in capolavoro, o al massimo un film decisamente migliore di quello che effettivamente è.
Questo ne fa sicuramente un difetto grosso quanto una casa, e una pellicola decisamente mal riuscita, ed è un peccato, perché invece di essere un film con una personalità propria, è un film che cerca di scopiazzare altri.
In pratica, gli argomenti trattati in Incarnate, li puoi trovare anche in altri capolavori usciti anni prima, e la scosa sarebbe ovviamente mogliore.
A peggiorare il tutto c'è la costruzione del film in due diverse realtà, quella dei sogni, e quella reale, confondendo maggiormente le carte, perché, le motivazioni di queste due realtà, noi spettatori le possiamo solamente immaginare, non possiamo comprenderle perché, la trama non è costruita mettendo indizi per fare capire maggiormente al pubblico la cosa.
Quindi durante la visione, puoi solamente immaginare, e credere che magari una realtà, è stata costruita dall'entità che possiede il bambino e che sfida il dottore.
Nulla di male in questo...però se devo guardare un horror, devo spaventarmi non annoiarmi.
Peccato, un occasione certamente perduta, che non aggiunge nulla al genere horror.
Di solito non mi faccio influenzare dai pareri altrui, leggo le altre recensioni per farmi una idea, e poi se ho deciso di guardare un film lo guardo facendomi ovviamente una mia idea.
Incarnate ha ricevuto quasi ovunque pareri controversi, e durante la visione ho capito anche il perché.
Il regista non vuole parlare di possessioni demoniache, ma ci sono ovviamente delle possessioni, restando però in bilico, cioè non riesce a dare spessore alla storia, e per la trama di un film dall'argomento esplosivo, di cui se ci fosse stato qualcun altro dietro la penna o la mdp, ne sarebbe uscito di sicuro in capolavoro, o al massimo un film decisamente migliore di quello che effettivamente è.
Questo ne fa sicuramente un difetto grosso quanto una casa, e una pellicola decisamente mal riuscita, ed è un peccato, perché invece di essere un film con una personalità propria, è un film che cerca di scopiazzare altri.
In pratica, gli argomenti trattati in Incarnate, li puoi trovare anche in altri capolavori usciti anni prima, e la scosa sarebbe ovviamente mogliore.
A peggiorare il tutto c'è la costruzione del film in due diverse realtà, quella dei sogni, e quella reale, confondendo maggiormente le carte, perché, le motivazioni di queste due realtà, noi spettatori le possiamo solamente immaginare, non possiamo comprenderle perché, la trama non è costruita mettendo indizi per fare capire maggiormente al pubblico la cosa.
Quindi durante la visione, puoi solamente immaginare, e credere che magari una realtà, è stata costruita dall'entità che possiede il bambino e che sfida il dottore.
Nulla di male in questo...però se devo guardare un horror, devo spaventarmi non annoiarmi.
Peccato, un occasione certamente perduta, che non aggiunge nulla al genere horror.
Qualche cosa interessante c'è, ma poi e in definitiva è sempre la stessa storia.
RispondiEliminasi condivido :)
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