Secondo giorno della settimana dedicata a Nicole Kidman, oggi recensisco un film che ancora non avevo visto: Strangerland diretto nel 2015 da Kim Farrant. ATTENZIONE LA RECENSIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER
Un film dai contenuti forti, non si vede una goccia di sangue, però vi assicuro che vi rimarrà impresso dopo la visione.
Film che ovviamente ha del potenziale esplosivo, ma si perde con un finale incerto, in cui il regista mostra di non sapere che strada prendere.
Inutile dire che Nicole qui è bravissima, donna un po' trascurata dal marito che pare nascondere dei segreti o forse no, Katherine - la Kidman - dopo la scomparsa misteriosa dei figli, scopre il diario di sua figlia Lily in cui racconta gli abusi sessuali subiti.
La ragazza ha avuto una vita promisqua facendo sesso con diverse persone, un suo professore del liceo - forse colpevole dello stupro - ha avuto un ordinanza restrittiva.
Questo Katherine al marito lo nasconde, cercando di farsi aiutare dal detective, ma non basterà questo, perché la scomparsa di questi ragazzi mette in crisi sia il suo matrimonio che la sua vita.
Katherine portando il fardello di questo orrendo segreto, cerca una soluzione fino al finale in cui tutto cambia e non torna come era prima.
Kim Farrant dovrebbe saperlo, rifare film sulla scomparsa senza soluzione potrebbe essere rischioso.
Aveva in mano un film con un potenziale simile, essere originali avrebbe giovato, invece no, decide di fare a modo suo, non spiegando nulla allo spettatore, senza andare oltre nelle indagini sulla scomparsa di Amy perché?
di interessante c'è che tutte le certezze di questa famiglia scompaiono, per poi perdersi in un finale inconcludente, che non vi anticipo, anzi l'ho già fatto poco fa.
Il film è riuscito in parte, anche se a me non è dispiaciuto, però ci vuole ben altro per fare un ottimo film.
Un film dai contenuti forti, non si vede una goccia di sangue, però vi assicuro che vi rimarrà impresso dopo la visione.
Film che ovviamente ha del potenziale esplosivo, ma si perde con un finale incerto, in cui il regista mostra di non sapere che strada prendere.
Inutile dire che Nicole qui è bravissima, donna un po' trascurata dal marito che pare nascondere dei segreti o forse no, Katherine - la Kidman - dopo la scomparsa misteriosa dei figli, scopre il diario di sua figlia Lily in cui racconta gli abusi sessuali subiti.
La ragazza ha avuto una vita promisqua facendo sesso con diverse persone, un suo professore del liceo - forse colpevole dello stupro - ha avuto un ordinanza restrittiva.
Questo Katherine al marito lo nasconde, cercando di farsi aiutare dal detective, ma non basterà questo, perché la scomparsa di questi ragazzi mette in crisi sia il suo matrimonio che la sua vita.
Katherine portando il fardello di questo orrendo segreto, cerca una soluzione fino al finale in cui tutto cambia e non torna come era prima.
Kim Farrant dovrebbe saperlo, rifare film sulla scomparsa senza soluzione potrebbe essere rischioso.
Aveva in mano un film con un potenziale simile, essere originali avrebbe giovato, invece no, decide di fare a modo suo, non spiegando nulla allo spettatore, senza andare oltre nelle indagini sulla scomparsa di Amy perché?
di interessante c'è che tutte le certezze di questa famiglia scompaiono, per poi perdersi in un finale inconcludente, che non vi anticipo, anzi l'ho già fatto poco fa.
Il film è riuscito in parte, anche se a me non è dispiaciuto, però ci vuole ben altro per fare un ottimo film.
Ecco il finale, ma anche tutto il resto, avrei voluto spaccare la tv, non si prendono in giro così gli spettatori...
RispondiEliminasi ha dato l'amaro in bocca anche a me :)
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