Come vi avevo preannunciato, comincia la settimana dedicata a Nicole Kidman, ho il piacere di aprire questa rassegna speciale con un film che prima non mi è piaciuto, adesso ho nettamente rivalutato in positivo ovviamente.
Mai sottovalutare un film, una lezione che ho imparato nel mio lungo percorso di cinefila, sono appunto quei film che ci fanno storcere il naso quelli che hanno bisogno di più visioni per essere compresi e rivalutati.
La prima volta che ho visto Birth è stata una delusione, non mi è piaciuto proprio, la seconda volta che l'ho visto, ieri invece, con più calma, l'ho assaporato meglio, me lo sono gustato in maniera differente rispetto alla prima volta e di sorprese me ne ha date parecchie.
Prima fra tutte, si tratta di un film particolare, non per tutti i gusti ovviamente, e certamente non un film da popcorn ma un opera d'autore, Jonathan Glazer, non rientra tra i miei registi preferiti e forse non lo farà mai, però con Birth, ha forse diretto il suo miglior film tra quelli che ho visto.
Non è mai facile continuare a vivere soprattutto quando qualcuno che abbiamo amato ci lascia per sempre, l'uomo deve convivere con la morte, con l'abbandono, e andare avanti, è la legge della natura non ci possiamo certamente mettere contro la natura.
E se il nostro amato marito si reincarnasse in un bambino e ci venisse a dire che non dobbiamo sposare il nostro compagno?
La cosa vi sembra surreale vero?
Birth racconta proprio questo, tutte le persone intorno ad Anna - una bravissima Nicole Kidman rimangono stupefatte alla presenza di quello strano bambino che dice di essere Sean, il marito defunto di Anna, lei con questa nuova realtà, mette in discussione la sua vita, il suo nuovo rapporto, ma le cose certamente non andranno come si immagina lei, e dovrà fare una scelta alla fine, chi sceglierà? Il passato, o il presente? E Sean, è davvero suo marito defunto?
Sono queste le domande che vi pongo, poi voi riflettete, un consiglio per affrontare meglio il film, non ponetevi domande, non aspettatevi un film drammatico, sentimentale forse si, lasciatevi trasportare dalla storia, entrate dentro il film, che è quello che ho fatto io, poi mi dite se vi è piaciuto o meno.
Per questa seconda visione, posso dire che il film mi è piaciuto decisamente, un film a parer mio coraggioso, di difficile fruizione, che certamente non può piacere a tutti, perciò vi consiglio di lasciarvi andare alle emozioni e all'istinto.
Mai sottovalutare un film, una lezione che ho imparato nel mio lungo percorso di cinefila, sono appunto quei film che ci fanno storcere il naso quelli che hanno bisogno di più visioni per essere compresi e rivalutati.
La prima volta che ho visto Birth è stata una delusione, non mi è piaciuto proprio, la seconda volta che l'ho visto, ieri invece, con più calma, l'ho assaporato meglio, me lo sono gustato in maniera differente rispetto alla prima volta e di sorprese me ne ha date parecchie.
Prima fra tutte, si tratta di un film particolare, non per tutti i gusti ovviamente, e certamente non un film da popcorn ma un opera d'autore, Jonathan Glazer, non rientra tra i miei registi preferiti e forse non lo farà mai, però con Birth, ha forse diretto il suo miglior film tra quelli che ho visto.
Non è mai facile continuare a vivere soprattutto quando qualcuno che abbiamo amato ci lascia per sempre, l'uomo deve convivere con la morte, con l'abbandono, e andare avanti, è la legge della natura non ci possiamo certamente mettere contro la natura.
E se il nostro amato marito si reincarnasse in un bambino e ci venisse a dire che non dobbiamo sposare il nostro compagno?
La cosa vi sembra surreale vero?
Birth racconta proprio questo, tutte le persone intorno ad Anna - una bravissima Nicole Kidman rimangono stupefatte alla presenza di quello strano bambino che dice di essere Sean, il marito defunto di Anna, lei con questa nuova realtà, mette in discussione la sua vita, il suo nuovo rapporto, ma le cose certamente non andranno come si immagina lei, e dovrà fare una scelta alla fine, chi sceglierà? Il passato, o il presente? E Sean, è davvero suo marito defunto?
Sono queste le domande che vi pongo, poi voi riflettete, un consiglio per affrontare meglio il film, non ponetevi domande, non aspettatevi un film drammatico, sentimentale forse si, lasciatevi trasportare dalla storia, entrate dentro il film, che è quello che ho fatto io, poi mi dite se vi è piaciuto o meno.
Per questa seconda visione, posso dire che il film mi è piaciuto decisamente, un film a parer mio coraggioso, di difficile fruizione, che certamente non può piacere a tutti, perciò vi consiglio di lasciarvi andare alle emozioni e all'istinto.
Io lo ricordo con piacere.
RispondiEliminaL'attore che faceva Sean bambino un tempo lo si vedeva spesso, oggi mai più visto recitare.
La Kidman sempre stupenda e brava.
Moz-
si infatti, Cameron Bright dopo un ragazzo chi lo ha visto più… Nicole è bravissima invece
EliminaA me è piaciuto sia la prima che la seconda volta, e qui Kidman mi è piaciuta parecchio, anche se è la storia la cosa migliore ;)
RispondiEliminasi infatti, Nicole è bravissima
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