Se tra i bloggers c'è Notte Horror, di cui parteciperà anche la fabbrica con L'incendiaria il 7 agosto, alla fabbrica, per tutta l'estate fino a tutto settembre o quasi, ci sarà la versione estiva della rubrica in cui si recensiscono film horror e questa sera, ho selezionato per voi Macabro, film del 1980 diretto da niente po po di meno Lamberto Bava, figlio del grande Mario di qui questo film è l'esordio assoluto.
Si, ha diretto Shock con suo padre, ma questo è il primo che dirige lui da solo, quindi una ragione in più per recuperarlo.
E' un film decisamente particolare, non per tutti i palati ci tengo a precisare, la storia di un feticismo che rasenta la follia, e di un omicidio commesso da una bambina per colpa della madre che la trascurava per incontrarsi con il suo amante.
Ma c'è di più, in un incidente proprio l'amante perde la vita, e lei si rifugia a casa di questi con l'intenzione di far superare il trauma alla madre del suo amante...ma quando torna sua figlia le cose si complicano, e la notte arrivano strani versi nella camera da letto dove dorme la donna.
La verità sarà molto più agghiacciante di quello che immaginate, si lo dico tanto è già nella locandina, la protagonista dopo l'incidente dell'amante, si porta a casa la sua testa come souvenir…
A rendere intricante il progetto, è la mano dei fratelli Avati e la dicitura che il film sia tratto da una storia vera, anche se io sinceramente non ci credo.
Film particolare, non proprio riuscitissimo, ma nemmeno da buttare via, certo è l'opera prima di Lamberto Bava, che già dimostra chiaramente la sua visione di un cinema horror, in giro ho letto che viene accostato a Buio Omega, che ancora non l'ho visto, spero di vederlo molto presto.
Per quanto mi riguarda è un film per tutti e per nessuno, a secondo dei gusti; anche perché secondo me non è un film che potrebbe piacere a un horrorofilo puro e duro - e sinceramente parlando, ho fatto fatica a guardarlo - ma potrebbe sicuramente piacere se amate i toni lenti del cinema.
Si, ha diretto Shock con suo padre, ma questo è il primo che dirige lui da solo, quindi una ragione in più per recuperarlo.
E' un film decisamente particolare, non per tutti i palati ci tengo a precisare, la storia di un feticismo che rasenta la follia, e di un omicidio commesso da una bambina per colpa della madre che la trascurava per incontrarsi con il suo amante.
Ma c'è di più, in un incidente proprio l'amante perde la vita, e lei si rifugia a casa di questi con l'intenzione di far superare il trauma alla madre del suo amante...ma quando torna sua figlia le cose si complicano, e la notte arrivano strani versi nella camera da letto dove dorme la donna.
La verità sarà molto più agghiacciante di quello che immaginate, si lo dico tanto è già nella locandina, la protagonista dopo l'incidente dell'amante, si porta a casa la sua testa come souvenir…
A rendere intricante il progetto, è la mano dei fratelli Avati e la dicitura che il film sia tratto da una storia vera, anche se io sinceramente non ci credo.
Film particolare, non proprio riuscitissimo, ma nemmeno da buttare via, certo è l'opera prima di Lamberto Bava, che già dimostra chiaramente la sua visione di un cinema horror, in giro ho letto che viene accostato a Buio Omega, che ancora non l'ho visto, spero di vederlo molto presto.
Per quanto mi riguarda è un film per tutti e per nessuno, a secondo dei gusti; anche perché secondo me non è un film che potrebbe piacere a un horrorofilo puro e duro - e sinceramente parlando, ho fatto fatica a guardarlo - ma potrebbe sicuramente piacere se amate i toni lenti del cinema.
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