Questo è uno di quei film che passa e va a cui sono piacevolmente affezzionata, certo non è un film della vita, ma quando l'ho visto mi ha fatta passare piacevolmente i suoi buoni cento minuti di durata senza noia, e il che è più un pregio che un difetto.
Ho sempre voluto vedere aldilà del giudizio dei critici qualcosa in più in un film, mi rendo conto che un giudizio è soggettivo e che a molte persone può piacere o meno, ed è proprio con questa cosa che ho scoperto vere chicche.
Come ho detto prima non si tratta di un film della vita, ma un film che in un modo o nell'altro ho apprezzato sia per la struttura, che per il coinvolgimento.
Punto maggiore del film è l'interpretazione di Ashley Judd, un attrice che meriterebbe più attenzione delle varie Nicole Kidman o Julia Roberts, che ormai si sono fatte la loro bella fama, senza nulla togliere a queste due attrici che per altro ammiro pure, allora per altro riparlando di Ashley, che in questo ruolo molto forte - interpreta Libby - è capace di tenere alta l'attenzione del pubblico che riesce a immedesimarsi in questa donna fregata dal marito, che si è costruito una nuova identità portandosi via il figlio con la sua migliore amica Angie, lasciando lei in prigione con l'accusa di averlo ucciso.
Fortunatamente in carcere Libby conosce una ex avvocatessa che le dice chiaramente quello che deve fare per riprendersi la vita, Libby la ascolta e così ottiene la libertà condizionata, ma ovviamente per riavere indietro suo figlio dovrà combattere con le unghie e con i denti affinchè riabbracci suo figlio e smascheri il marito, e accanto a lei c'è un poliziotto che è un vero e proprio osso duro che non molla mai la presa, e poi si scopre che anche lui non vede sua figlia da molto tempo.
Cio' non lo distoglie dal suo lavoro, e Libby è una tipa tosta vuole andare a prendersi suo figlio rischiando il tutto e per tutto, perchè è innocente, e non sarà facile ritrovare suo marito ma per un particolare: un quadro astratto di Kandinsky che ha comprato in una galleria...piccolo errore di cui saprà affrontare le conseguenze, ma ne ha commesso un altro...mai sottovalutare le persone, perchè possono sempre avere un asso nella manica, soprattutto se riguarda le leggi americane, una volta che sei stato condannato per omicidio e hai scontato la tua pena, non puoi essere ricondannato un altra volta per l'omicidio della stessa persona....eh questi mariti...Film fortemente dalla parte delle donne tradite, che più per la regia patinata lo si ricorda per i contenuti e soprattutto per le interpretazioni degli attori, un film piacevole da vedersi, che non pretende la perfezione ma neanche di essere un grande film, adatto a tutte quelle donne che amano le storie forti senza fronzoli.
Ma ci sono anche i difetti, al film mancano anche i colpi di scena, la trama è costruita in maniera tradizionale senza provocazioni, e questo danneggia il fattore sorpresa, si sa tutto già dall'inizio, ovviamente la costruzione emotiva è fortemente incentrata sulla vendetta di Libby, ma il regista incammina in un film che non vuole innovare, ma solo intrattenere, anche se alcune provocazioni avrebbero messo il film su un gradino più alto della sufficienza.
In conclusione se volete passare una serata di alta tensione senza pretendere chissà cosa, magari per staccare tra una visione impegnata e l'altra è il film che fa per voi, ma se volete qualcosa di meglio lasciate perdere.
Voto: 6 e 1/2
Ho sempre voluto vedere aldilà del giudizio dei critici qualcosa in più in un film, mi rendo conto che un giudizio è soggettivo e che a molte persone può piacere o meno, ed è proprio con questa cosa che ho scoperto vere chicche.
Come ho detto prima non si tratta di un film della vita, ma un film che in un modo o nell'altro ho apprezzato sia per la struttura, che per il coinvolgimento.
Punto maggiore del film è l'interpretazione di Ashley Judd, un attrice che meriterebbe più attenzione delle varie Nicole Kidman o Julia Roberts, che ormai si sono fatte la loro bella fama, senza nulla togliere a queste due attrici che per altro ammiro pure, allora per altro riparlando di Ashley, che in questo ruolo molto forte - interpreta Libby - è capace di tenere alta l'attenzione del pubblico che riesce a immedesimarsi in questa donna fregata dal marito, che si è costruito una nuova identità portandosi via il figlio con la sua migliore amica Angie, lasciando lei in prigione con l'accusa di averlo ucciso.
Fortunatamente in carcere Libby conosce una ex avvocatessa che le dice chiaramente quello che deve fare per riprendersi la vita, Libby la ascolta e così ottiene la libertà condizionata, ma ovviamente per riavere indietro suo figlio dovrà combattere con le unghie e con i denti affinchè riabbracci suo figlio e smascheri il marito, e accanto a lei c'è un poliziotto che è un vero e proprio osso duro che non molla mai la presa, e poi si scopre che anche lui non vede sua figlia da molto tempo.
Cio' non lo distoglie dal suo lavoro, e Libby è una tipa tosta vuole andare a prendersi suo figlio rischiando il tutto e per tutto, perchè è innocente, e non sarà facile ritrovare suo marito ma per un particolare: un quadro astratto di Kandinsky che ha comprato in una galleria...piccolo errore di cui saprà affrontare le conseguenze, ma ne ha commesso un altro...mai sottovalutare le persone, perchè possono sempre avere un asso nella manica, soprattutto se riguarda le leggi americane, una volta che sei stato condannato per omicidio e hai scontato la tua pena, non puoi essere ricondannato un altra volta per l'omicidio della stessa persona....eh questi mariti...Film fortemente dalla parte delle donne tradite, che più per la regia patinata lo si ricorda per i contenuti e soprattutto per le interpretazioni degli attori, un film piacevole da vedersi, che non pretende la perfezione ma neanche di essere un grande film, adatto a tutte quelle donne che amano le storie forti senza fronzoli.
Ma ci sono anche i difetti, al film mancano anche i colpi di scena, la trama è costruita in maniera tradizionale senza provocazioni, e questo danneggia il fattore sorpresa, si sa tutto già dall'inizio, ovviamente la costruzione emotiva è fortemente incentrata sulla vendetta di Libby, ma il regista incammina in un film che non vuole innovare, ma solo intrattenere, anche se alcune provocazioni avrebbero messo il film su un gradino più alto della sufficienza.
In conclusione se volete passare una serata di alta tensione senza pretendere chissà cosa, magari per staccare tra una visione impegnata e l'altra è il film che fa per voi, ma se volete qualcosa di meglio lasciate perdere.
Voto: 6 e 1/2
Condivido in pieno il tuo giudizio. Anche io sono affezionata a questo film! Ashley sa il fatto suo..
RispondiEliminaHai ragione, e poi diciamo, una donna che si vendica di un uomo che l'ha fregata è molto eccitante hahaha :D
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