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La Stanza di Marvin

Un film che parla della difficoltà di comunicare, Lee, è una parrucchiera che ha lasciato la sua famiglia per farsi una vita, ha due figli: Il problematico Hank e suo fratello minore Charlie.
Bess ha saputo di recente di essere malata di leucemia, e ha bisogno di un trapianto di midollo osseo, e Lee torna a casa dopo vent'anni di assenza, ma le cose non sono più come un tempo.
L'egoismo di Lee si scontra con l'altruismo di Bess, che si ritrova malata e per di più impossibilitata di occuparsi di suo padre e sua zia anch'essi malati, ma come ho detto prima è un film sulla difficoltà di parlare, sulla difficoltà ad aprirsi, Bess rispetto a sua sorella capisce subito Hank, ragazzo difficile che vorrebbe più attenzioni della madre e magari vorrebbe che tornasse insieme a suo padre, il fratello minore invece sembra fare sempre quello che dice sua madre senza lamentarsi mai.
Detto così sembra il classico film depressivo, invece no, nonostante tratti dei problemi drammatici ha il coraggio di andare infondo alle vite dei suoi protagonisti, merito della brillante sceneggiatura scritta dallo stesso autore della piéce teatrale dal quale il film è tratto Scott McPherson che riunisce sullo stesso set attori straordinari, dal talento ancora acerbo per i tempi d'uscita del film di Leonardo Di Caprio, a veterani come Meryl Streep, Diane Keaton e Robert De Niro, per la seconda volta in un film con Di Caprio, anche se il loro incontro viene solo sfiorato.
L'aspetto più interessante del film è il constatare che Lee, sia incapace di parlare con il figlio, anche solo di avvicinarsi a lui, figuriamoci se riesce a capirlo, contrariamente Bess, che è più espansiva e aperta, riesce persino a creare un rapporto con il ragazzo, a capirlo, a stargli vicino, creando una cosa importante tra esseri umani, empatia.

In realtà Lee è una donna piena di rancore, che ha dovuto crescere da sola due figli dopo l'abbandono del marito, e il ritorno a casa per lei è stato difficile, e la scena del confronto con sua sorellla Bess lo dimostra, lì davvero escono fuori tutti i rospi che si tenevano dentro, sia Bess che ha dovuto badare ai suoi cari ammalati rinunciando alla sua vita, sia Lee che voleva la sua vita e non voleva sprecarla a cambiare pannolini a dei vecchietti, dimostrando tutto l'egoismo, che a volte si rimurgina dentro non permettendo di viverla in pieno la vita.
Un film toccante, che dimostra come le cose più semplici nella vita riescono a riunire le persone, perchè quello che manca è il saper comprendersi, o anche stare vicini, ridere ballare, scherzare, cose apparentemente stupide, ma che riescono a catturare e conquistare chi ci sta vicino, per questo dopo il confronto tra Bess e Lee, piano piano anche quest'ultima capisce che deve aprire il suo cuore per essere felice, ma alcune verità possono far male a chi ci sta intorno...o no?

In conclusione, un film imperdibile, sia che siete ammiratori del grande cinema, sia se vi piacciono le storie commoventi, e avvolte anche commuoversi da i suoi buoni frutti, anche davanti a un film che anche se puà sembrare palloso, sa dare attimi di grande emozione, e questo signori miei non è poco, ma quanto è bello sputare tutti i rospi che ci teniamo dentro? Eh si è bello l'importante poi è voltare pagina e ricominciare daccapo, anche se si rischia di perdere le persone che amiamo, anche se è complicato trovare un donatore per Bess, anche se non ci sarà nessuno in famiglia che la potrà salvare...
L'amore e le piccole cose durano per sempre.
Ps: Mi sono permessa di spoilerare, ma questa volta potete perdonarmi dato che ho scritto la rece con la massima ispirazione e tranquillità.
Voto: 7

Commenti

  1. L'ho visto tanti tanti anni fa; ma mi ricordo benissimo di averlo adorato. Un film veramente toccante, un cast eccezionale, tutti all'altezza dei propri ruoli.
    Vorrei rivederlo..

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    Risposte
    1. si io l'ho visto tante volte e ogni volta mi da le stesse emozioni ^_^

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