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La fine del mondo

Ooooh Yeeaaah, e ora ci siamo, avete presente un gruppo di amici squinternati, che da ragazzini hanno fatto il giro per i pub per incidere un record e bere birra finchè non ne potevano più? Ecco quel record non è stato toccato, allora il più matto di loro che ancora non si è staccato dal ricordo della gioventù, decide di ripetere l'operazione e di raggiungere quel record, e anche se ce la fanno, di superarlo addirittura.
All'inizio la cosa è complicata, i suoi vecchi amici sono tutti accasati, con moglie, figli e anche un lavoro, ma poi la vecchia scintilla scocca di nuovo e così viaaaaaaaa alla bevuta di birra.
I primi momenti sembra risorta l'antica scintilla che li porta ai ricordi di quando erano ragazzini e giravano per i pub a cazzeggiare, ma una cosa li fa aprire gli occhi: Il mondo non è più come quando erano ragazzini loro.

E così comincia con scene esilaranti, e situazioni goliardiche, i vecchi amici diventati bacchettoni per via delle nuove responsabilità familiari e lavorative, l'unico che sembra essere rimasto ai vecchi tempi della gioventù ed è stato persino in un ospedale psichiatrico è Gary King.
Il nostro mattocchio si trasformerà forse in eroe? Eh si perchè si accorgono dell'invasione di duplicanti degli umani che ha sostituito le persone.
Già dopo i primi giri tra i pub si accorgono che qualcosa non quadra, ci sono persone che sembrano finte, ma cosa è accaduto realmente?
I nostri si trasformeranno in eroi per scoprire l'intrigato segreto che si cela dentro la loro città.
A complicare il tutto si ci mette anche una ex fidanzata di uno di loro con cui Gary ha avuto una liasion ai tempi della scuola.
Il film mescola sapientemente, comico e action, e fa parte della trilogia del cornetto, in cui fanno parte i film Hot Fuzz che ho e con la scusa cercherò di recuperare, e L'alba dei morti dementi che è il primo capitolo.
La fine del mondo invece è l'ultimo capitolo, e comincia come un qualsiasi film comico per poi virare in atmosfere da invasione aliena, degna di un film di fantascienza.
Eppure con tutti questi ingredienti il film non manca mai il suo scopo primario, mi spiego sia intrattenere lo spettatore, sia di divertirlo, quindi non è un semplice intrattenimento.
Il regista sa dosare bene gli ingredienti e nonostante il film risulti in parte demenziale - ovviamente nel senso buono - la cosa risulta un po' come ciliegina sulla torta per fare in modo che il pubblico si senti parte del film...ed è una cosa nuova perchè di solito i registi non riescono a dosare bene, e avvolte il risultato esce fuori dalla pentola.
Ovviamente non è il caso di questo film.
Voto: 7 e 1/2


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