Film partito col piede sbagliato, la famiglia di Jimi Hendrix non ha permesso l'utilizzo delle sue musiche nel film, e così vediamo un film su Jimi Hendrix senza la sua musica, un po' come andare a un concerto degli U2 e non ascoltare le loro canzoni tanto per fare un esempio.
Il film appare piuttosto incompleto, l'autore non si concentra su tutta la vita di Hendrix, ma racconta gli inizi che lo hanno fatto scoprire dalla fidanzata di Keith Richards dei Rolling Stones prima ancora che diventasse un mito del rock, suonava in una band in cui il suo talento restava in ombra, è stata proprio la donna che lo ha scoperto a dargli una chance per diventare poi quello che sarebbe diventato.
Il cammino che sembrava finire già sul nascere, invece lo porterà alla rivelazione del suo immenso talento e l'entrata nell'olimpo della musica rock.
Un film musicale dovrebbe innanzitutto avere la musica del suo protagonista, ciò che manca a questo film è appunto l'Hendrix musicale, causa il rifiuto degli eredi di dare il permesso di utilizzarla nel film, sinceramente non so il perchè, ma questo divieto se possiamo chiamarlo così mi è sembrato assurdo e senza senso.
La regia è piuttosto anonima, quasi assente, mentre sono gli attori a salvare in parte un film che altrimenti sarebbe stato dimenticabile, ovviamente lo portano tutto loro sulle spalle, il che appesantisce di molto la visione.
Il film scorre sempre su dialoghi tra Jimi Hendrix e Linda Keith, cioè colei che lo ha scoperto, interpretati dal bravo Andrè Benjamin, leader degli Outkast e Imogen Poots che interpretano Jimi e Linda, il cui rapporto fa sottintendere anche qualcosa di sentimentale tra i due, sempre sfiorato e mai del tutto soddisfatto, tra le cose positive c'è l'immagine di Hendrix non come leggenda del rock, ma come essere umano, in conflitto con il padre - incredibile la scena in cui il genitore lo sgrida e poi sul palco ci sono i beatles ad ascoltarlo, segni dei tempi che cambiano in meglio - noi pubblico ci avviciniamo ad una leggenda del rock prima ancora che essa entri nell'olimpo del rock, e lo conosciamo come uomo, questo e la recitazione, grazie alla sceneggiatura scritta dallo stesso regista salva il film dal baratro.
Peccato per le musiche, amo molto Jimi Hendrix come musicista, e il sapere che non c'erano le canzoni mi ha avvicinata al film in maniera un po' titubante, meno male che almeno lo script era interessante, rispetto alla regia.
In conclusione: si può vedere, nonostante i difetti è senza infamia e senza lode.
Voto: 6 e 1/2
Il film appare piuttosto incompleto, l'autore non si concentra su tutta la vita di Hendrix, ma racconta gli inizi che lo hanno fatto scoprire dalla fidanzata di Keith Richards dei Rolling Stones prima ancora che diventasse un mito del rock, suonava in una band in cui il suo talento restava in ombra, è stata proprio la donna che lo ha scoperto a dargli una chance per diventare poi quello che sarebbe diventato.
Il cammino che sembrava finire già sul nascere, invece lo porterà alla rivelazione del suo immenso talento e l'entrata nell'olimpo della musica rock.
Un film musicale dovrebbe innanzitutto avere la musica del suo protagonista, ciò che manca a questo film è appunto l'Hendrix musicale, causa il rifiuto degli eredi di dare il permesso di utilizzarla nel film, sinceramente non so il perchè, ma questo divieto se possiamo chiamarlo così mi è sembrato assurdo e senza senso.
La regia è piuttosto anonima, quasi assente, mentre sono gli attori a salvare in parte un film che altrimenti sarebbe stato dimenticabile, ovviamente lo portano tutto loro sulle spalle, il che appesantisce di molto la visione.
Il film scorre sempre su dialoghi tra Jimi Hendrix e Linda Keith, cioè colei che lo ha scoperto, interpretati dal bravo Andrè Benjamin, leader degli Outkast e Imogen Poots che interpretano Jimi e Linda, il cui rapporto fa sottintendere anche qualcosa di sentimentale tra i due, sempre sfiorato e mai del tutto soddisfatto, tra le cose positive c'è l'immagine di Hendrix non come leggenda del rock, ma come essere umano, in conflitto con il padre - incredibile la scena in cui il genitore lo sgrida e poi sul palco ci sono i beatles ad ascoltarlo, segni dei tempi che cambiano in meglio - noi pubblico ci avviciniamo ad una leggenda del rock prima ancora che essa entri nell'olimpo del rock, e lo conosciamo come uomo, questo e la recitazione, grazie alla sceneggiatura scritta dallo stesso regista salva il film dal baratro.
Peccato per le musiche, amo molto Jimi Hendrix come musicista, e il sapere che non c'erano le canzoni mi ha avvicinata al film in maniera un po' titubante, meno male che almeno lo script era interessante, rispetto alla regia.
In conclusione: si può vedere, nonostante i difetti è senza infamia e senza lode.
Voto: 6 e 1/2
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