Parliamo di discriminazioni di genere?
Si perché l'ultimo film di Mimi Leder, che torna al cinema dopo parecchio tempo, è incentrato tutto sulle discriminazioni alle donne, a cominciare dall'università, ciò che la protagonista Ruth Bader Ginsburg, che ha dedicato la propria vita in favore dei diritti delle donne, è sin dall'inizio vittima di sessismo da parte dei professori, e perché la donna deve fare l'angelo del focolare, certe cose le fanno gli uomini.
Ruth non si arrende, fino ad arrivare laddove in gioventù non poteva entrare.
Bel film, potrei terminare qui la recensione, ma preferisco concentrarmi su alcuni aspetti della vita delle donne, che, negli anni cinquanta erano relegate a ruoli minori rispetto agli uomini, e già si nota sin dall'inizio come i professori trattano con sufficienza Ruth, lei non si da per vita, e negli anni settanta capisce anche grazie a sua figlia che i tempi sono maturi per le donne e reclamare i loro diritti.
Grazie a una causa a cui nessuno credeva, e lei doveva difendere un uomo, dimostra di avere le ovaie giuste per essere non solo un avvocato, ma anche un magistrato arrivando persino ad entrare nella corte suprema.
Mimi Leder, ha diretto un ottima pellicola, con attori perfettamente in parte, ma che è anche un grido di libertà per i diritti delle donne.
Una delle scene più iconiche del film, è quando dopo aver parlato con una donna anziana che le diceva che i tempi non erano abbastanza maturi per le donne, e poi guardando sua figlia che si fa rispettare dopo che alcuni scemi l'hanno bagnata con la loro automobile, capisce che il momento è arrivato, e che si doveva muovere ora, e così ha fatto.
Bello anche il finale con la vera Ruth ormai anziana che sale le scale della corte suprema.
Un film molto bello che mi ha tenuta incollata alla poltrona, Mimi continua a dirigere film del genere.
Consigliatissimo.
Si perché l'ultimo film di Mimi Leder, che torna al cinema dopo parecchio tempo, è incentrato tutto sulle discriminazioni alle donne, a cominciare dall'università, ciò che la protagonista Ruth Bader Ginsburg, che ha dedicato la propria vita in favore dei diritti delle donne, è sin dall'inizio vittima di sessismo da parte dei professori, e perché la donna deve fare l'angelo del focolare, certe cose le fanno gli uomini.
Ruth non si arrende, fino ad arrivare laddove in gioventù non poteva entrare.
Bel film, potrei terminare qui la recensione, ma preferisco concentrarmi su alcuni aspetti della vita delle donne, che, negli anni cinquanta erano relegate a ruoli minori rispetto agli uomini, e già si nota sin dall'inizio come i professori trattano con sufficienza Ruth, lei non si da per vita, e negli anni settanta capisce anche grazie a sua figlia che i tempi sono maturi per le donne e reclamare i loro diritti.
Grazie a una causa a cui nessuno credeva, e lei doveva difendere un uomo, dimostra di avere le ovaie giuste per essere non solo un avvocato, ma anche un magistrato arrivando persino ad entrare nella corte suprema.
Mimi Leder, ha diretto un ottima pellicola, con attori perfettamente in parte, ma che è anche un grido di libertà per i diritti delle donne.
Una delle scene più iconiche del film, è quando dopo aver parlato con una donna anziana che le diceva che i tempi non erano abbastanza maturi per le donne, e poi guardando sua figlia che si fa rispettare dopo che alcuni scemi l'hanno bagnata con la loro automobile, capisce che il momento è arrivato, e che si doveva muovere ora, e così ha fatto.
Bello anche il finale con la vera Ruth ormai anziana che sale le scale della corte suprema.
Un film molto bello che mi ha tenuta incollata alla poltrona, Mimi continua a dirigere film del genere.
Consigliatissimo.
Una battaglia sulla discriminazione in generale più che sulle donne, ma è giusto vederla così, un film comunque bello ed interessante ;)
RispondiEliminasi, ma principalmente si parla delle donne, il film è piaciuto anche a me xD
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