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Ho cercato il tuo nome

Scott Hicks dirige un film tratto da un romanzo di Nicholas Sparks, fin qui nulla di nuovo, è la storia di un reduce che trovata la fotografia di una donna, si mette alla sua ricerca e finisce per innamorarsene; quando poi la verità verrà fuori il rapporto rischia di andare in crisi anche grazie all'invadenza dell'ex marito che mette in fuga gli uomini che tentano di stare con lei...riusciranno a stare insieme nonostante tutto?
Sembra dalla trama un film intenso e commovente, ma ahimè c'è troppa saccarina.
Se volete vederlo preparare tanti fazzolettini, anche se sinceramente io durante la visione più che piangere e commuovermi mi sono palesemente annoiata. Si perchè il film non offre nulla di nuovo, è melenso e stucchevole, troppo costruito per incantare lo spettatore, la regia di Scott Hicks sembra artificiosa, stabilita, non riesce a staccarsi dalla pellicola su commissione.
I protagonisti poi sembrano bambolotti inespressivi, apparte Blythe Danner che da al film un guizzo in più.
E pensare che aveva proprio le qualità per essere non propriamente un capolavoro, ma almeno più appetitoso, questo non succede con Ho cercato il tuo nome e il motivo è presto spiegato: Scott Hicks non riesce ad osare, ad intrattenere il pubblico, a plasmare i protagonisti a dare forma e sentimenti alla storia, è tutto così palesemente costruito che lo spettatore è incapace anche di provare emozioni.
Un opera patinata e nient'altro, che se avesse avuto un regista con le palle, magari sarebbe stato un film migliore, è un peccato che l'opera parte abbastanza bene, ma poi si perde in scene drammatiche e avvolte palesemente esagerate allungando la storia dell'ex marito invadente - ma lei perchè non lo denuncia per stalking? E' così imbecille per caso? - che ne diminuisce il pathos tra i due amanti.
Peccato in conclusione, un opera che non va oltre la sufficienza, nonostante le potenzialità di essere un filino sopra i classici chick flick...cosa penso di Zack Ephron? Ehehehe come attore non mi dice niente, però devo dire che Blythe Danner se li mangia tutti  a colazione, ovviamente detto in senso metaforico per sottolineare la sua bravura rispetto al resto del cast.
MAH...


Commenti

  1. macché sufficienza, sei troppo gentile :)
    questa è una schifezza, ma più che altro è noiosissimo...

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  2. prevedibile, scontato, eccessivamente zuccheroso..da dimenticare

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