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Il sospetto

Il ritorno di Tomas Vinterberg, allievo di Lars Von Trier.
Qui si racconta la storia di Lucas, insegnante di un asilo che vede la sua vita e la sua reputazione distrutta da una rivelazione di una bambina, che dice che lui le ha riservato certe attenzioni.
Il regista racconta come questo sospetto si insinua nella mente degli abitanti della cittadina e piano piano logora la vita di Lucas, senza pensare che il padre della bambina è anche un suo buon amico, i rapporti si logorano quando il maestro viene licenziato dalla scuola e Lucas deve fare i conti con la gente del posto che senza alcuna prova lo ha già condannato, e così si ritrova isolato da tutti quanti, giudicato, maltrattato, per poco non lo picchiano pure...ma questo sospetto che si tramuta in isolamento rimarrà per sempre tale, il regista non risolve l'enigma, ma fa si che lo spettatore si renda conto di dove può portare una accusa di una bambina che è rimasta offesa  da una richiesta fatta al suo insegnante, che ha prontamente rifiutato di accontentarla, da qui nasce il sospetto - non vi preoccupate non spoilero nulla dicendovi questo - e quale sarebbe questo sospetto?
Il tema centrale è la pedofilia, la bambina dice alla direttrice dell'asilo di aver ricevuto delle avance dal maestro Lucas, e da allora è un crescendo di umiliazioni che questo maestro deve subire fino allo scontro finale in chiesa, ormai saturo degli sguardi e delle paroline dietro le spalle, affronta il suo amico vanno pure alle mani e dice chiaramente qual'è la sua verità davanti a tutti...è senza dubbio uno dei momenti più drammatici di un film duro, lacerante, che non lascia nessuno spazio ai buoni sentimenti.
Ma cos'è questo sospetto? E' mai possibile che per un sospetto si possa distruggere la reputazione di un uomo anche se non è vero? E anche se fosse vero - su questo c'è da discutere - non è dato alla gente di giudicare un uomo, ci sono le autorità  o i giudici a fare questo lavoro.
Vinterberg invece è più sottile, lascia che come è cominciato questo sospetto finisce nello stesso nulla da cui tutto è cominciato, ma come di contorno mostra quanto la cattiveria umana sia lacerante, si comincia a giudicare senza riscontro o prove, tanto per crocefiggere una pesona, e così si distrugge anche la sua reputazione e la sua immagine, ma in questo film si sottolinea anche quanto sia facile parlare male degli altri tanto per il piacere di farlo, non sto giudicando la pedofilia che è e resta un atto da condannare, ma in questo caso giudico il comportamento umano, che senza alcuna prova di fondamento crocefigge un uomo, un altra scena drammatica è quella in cui il figlio urla alla ragazzina che suo padre è innocente, e che non farebbe mai una cosa del genere, e se questo non lo sa un figlio lo può sapere una ragazzina capricciosa estranea?
Lucas è innocente, e questo lo si capisce dall'inizio, lo stesso Vinterberg lo fa capire chiaramente dall'inizio, e sancisce una chiara analisi sul comportamento umano.
Voto: 8

Commenti

  1. Un film fantastico, che intensità!

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  2. come si fa a restare indifferenti? ti coinvolge subito e si soffre con Lucas

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  3. Filmone della madonna, a me ha fatto stare veramente male.

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    1. a me ha colpito la cattiveria umana, fin dove può arrivare...

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  4. Film immenso!! Di una incredibile potenza! Un film che arrivi ad odiare per quanto ti fa soffrire, incazzare...al punto che vorresti entrarci dentro e fare uno sterminio. Lo odi, ma lo ami, perché perfetto. La scena verso la fine del film in cui prende in braccio la bambina, è davvero splendida! QUanta intensità!!
    Per me, miglior film dell'anno!

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  5. Una delle vette cinefile più alte della passata stagione. Durissimo, asciutto, tensione a mille, pugni chiusi. Emozioni forti. Splendido.

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