Preciso, di Pablo Escobar, ho visto solo questo film con lui come protagonista, quello con Benicio del Toro, cercherò di vederlo a breve, quindi mi limiterò a parlare solo di questo film.
Apparte i coniugi Bardem, che interpretano il re della cocaina Escobar, e la sua amante, la giornalista Virginia Vallejo, con cui ha avuto una tormentata relazione, e che lei poi porterà alla sua cattura collaborando con la polizia, ma perderà tutto il posto di lavoro come giornalista in primis, senza avere la possibilità di continuare a svolgerlo.
Per me si è trattato di un opera a metà strada tra il melò, e la cronaca criminale di un uomo al quanto discutibile, che sinceramente non ha lasciato molto alla mia memoria.
Peccato perché da questo film poteva nascere molto di più di un semplice prodotto impacchettato e girato per il grande pubblico.
Comunque sia resta un film d'attori più che d'autore, un esercizio di stile che nulla ha a che fare con il grande cinema.
Pecca comunque di non riuscire nell'intento di svolgere il dovere fondamentale di una pellicola: ossia quello di riuscire a catalizzare l'empatia nello spettatore.
In parole semplici, il film non coinvolge, non appassiona, ne colpisce, i personaggi sembrano muoversi come degli automi, ascoltando le indicazioni di un regista che si sforza di fare chissà quale capolavoro.
Ne esce un opera impersonale, incapace di restare impressa nella memoria degli spettatori, bisogna andare oltre alla criminalità, vedere anche l'uomo che si cela dietro questo narcotrafficante, il suo rapporto con la famiglia che è sempre marginale, moglie e figli si vedono poco, anche con la sua amante non viene sottolineato nulla di importante.
Peccato davvero perché ne poteva uscire qualcosa di veramente unico.
Resta comunque un film che nonostante tutto bene o male, è senza infamia e senza lode, anche se io sinceramente mi aspettavo di più,soprattutto perché c'è Bardem - attore che io apprezzo molto - come protagonista.
Apparte i coniugi Bardem, che interpretano il re della cocaina Escobar, e la sua amante, la giornalista Virginia Vallejo, con cui ha avuto una tormentata relazione, e che lei poi porterà alla sua cattura collaborando con la polizia, ma perderà tutto il posto di lavoro come giornalista in primis, senza avere la possibilità di continuare a svolgerlo.
Per me si è trattato di un opera a metà strada tra il melò, e la cronaca criminale di un uomo al quanto discutibile, che sinceramente non ha lasciato molto alla mia memoria.
Peccato perché da questo film poteva nascere molto di più di un semplice prodotto impacchettato e girato per il grande pubblico.
Comunque sia resta un film d'attori più che d'autore, un esercizio di stile che nulla ha a che fare con il grande cinema.
Pecca comunque di non riuscire nell'intento di svolgere il dovere fondamentale di una pellicola: ossia quello di riuscire a catalizzare l'empatia nello spettatore.
In parole semplici, il film non coinvolge, non appassiona, ne colpisce, i personaggi sembrano muoversi come degli automi, ascoltando le indicazioni di un regista che si sforza di fare chissà quale capolavoro.
Ne esce un opera impersonale, incapace di restare impressa nella memoria degli spettatori, bisogna andare oltre alla criminalità, vedere anche l'uomo che si cela dietro questo narcotrafficante, il suo rapporto con la famiglia che è sempre marginale, moglie e figli si vedono poco, anche con la sua amante non viene sottolineato nulla di importante.
Peccato davvero perché ne poteva uscire qualcosa di veramente unico.
Resta comunque un film che nonostante tutto bene o male, è senza infamia e senza lode, anche se io sinceramente mi aspettavo di più,soprattutto perché c'è Bardem - attore che io apprezzo molto - come protagonista.
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