Devo dire che all'inizio pensavo fosse una serie noiosa, un po' pallosa dato la lentezza di alcune scene, poi verso il finale con quella sorpresa che non ti aspetti con cui ho cambiato decisamente idea.
Volete sapere cosa ne penso? Stay Tuned.
Allora, come vi dicevo poco fa, è una serie ricca di sorprese, anche se all'inizio non sembra, alla regia abbiamo quel grandissimo di Jean Marc Vallè, che firma tutti gli episodi.
Questa miniserie è tratta dal primo romanzo di Gillian Flyn, e racconta la storia di Camille una bravissima Amy Adams attrice che apprezzo molto, di cui prima o poi farò una settimana a lei dedicata, una giornalista che torna a casa sua, per scrivere un articolo sulla morte di due bambine, ben presto l'indagine si rivela ben più ardua del previsto, e il ritorno a casa, con la madre che fin dall'inizio si rivela assai strana, e i ricordi di un passato che le ha dato diverse ferite, si ricordi il corpo ricoperto da cicatrici.
Una miniserie che si rivela piano piano, con il contagocce e che rivela che spesso la famiglia, non sia proprio quella cuccia e quel punto di riferimento che noi tutti vorremmo avere.
Un giallo, rivelatore, che rivela che tutti portano delle maschere, e nessuno è come appare.
Il rapporto di Camille con la sorellina Emma si rivelerà fondamentale, anche nella sorpresa finale, quando ormai tutti ci siamo fatti una nostra idea e le maschere apparentemente si sono infrante, ecco che cade l'ultima maschera.
Ma non rivelo nulla, perché non voglio rovinarvi la sorpresa, vi dico soltanto una cosa, recuperatela, ne rimarrete sorpresi.
Anche se all'inizio sembra lenta e noiosa.
Se ve lo dico io ci dovrete credere.
Ci vuole tempo per ingranare, ma quando lo fa la qualità e quantità si alza ed eleva, bella serie davvero, però non bellissima.
RispondiEliminasorprendente direi, le ultime due puntate mi hanno tenuta incollata alla poltrona
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