Passa ai contenuti principali

Il Grande Gatsby

Un altro gradito ritorno al cinema, ma questa volta come è successo con il suo precedente film Australia, che recensirò prossimamente, in cui ha richiamato Nicole Kidman, per Il grande Gatsby, tratto dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald, ha ingaggiato Leonardo Di Caprio, che aveva già lavorato con lui in Romeo + Giulietta.
Sin dalle prime immagini si riconosce da subito lo stile eccesssivo, colorato e visionario del regista, che sembra essere tornato ai fasti della trilogia della tenda rossa, e ha raccolto con se un cast di attori strepitoso.
Inutile dire che il film mi è piaciuto vero? Ammetto di non aver visto la versione con Mia Farrow e Robert Redford - la recupererò molto presto - perciò mi limito alle sensazioni che ho avuto davanti a questo grande film.
Si perchè si tratta di un grande film, che Luhrmann racconta e personalizza alla sua maniera, prendendo sempre il suo stile postmoderno, e attualizzando la storia, la regia, i costumi, la scenografia curata da Catherine Martin moglie del regista, sono impeccabili.
Sembra che voglia tornare ai fasti dei film con i quali il grande pubblico lo ha conosciuto e lo ha ammirato, e allora imbastisce la sua visione del capolavoro di Fitzgerald.
E' la storia di un uomo che da povero, si costruisce una posizione diventando l'uomo più ricco della città, ma è anche un uomo innamorato, dell'indimenticata Daisy - Carey Mulligan, una dei giovani talenti recenti, qui è piuttosto sottotono, ma di solito questa ragazza sa regalare interpretazioni degne di nota.
Leonardo Di Caprio riesce a incarnare il mito di Gatsby, che grazie all'arguzia di Baz Luhrmann - ma non so se è presente nel libro che non ho letto - un uomo ambizioso, che pur di conquistare la donna che ama, riesce a diventare qualcuno, con una bellissima casa che sembra una reggia, dove si svolgono grandi feste i cui invitati vengono senza invito, tranne per il cugino di Daisy, che fa da ruffiano dato che la ragazza è sposata con prole con un uomo che la tradisce e non la considera.
Il vecchio amore risorge dalle ceneri e la scintilla si riaccende, ma ci saranno conseguenze terribili e inaspettate.
Bellissima la colonna sonora in cui c'è un duetto della canzone di Amy Winehouse Back To Black, cantata  da Beyonce e Andrè 3000 e tanti altri artisti vari, scelti da quel grandissimo regista che è Baz Luhrmann.
Voto: 8 stavolta è un otto pieno e credo che se lo merita.
IMPERDIBILE




Commenti

  1. Non hai citato la meravigliosa Young and Beautiful, comunque capolavoro anche se dopo aver visto 10 minuti del film con Redford sono andata a farmi un pisolino, questa versione geniale é imbattibile.

    RispondiElimina
  2. questo è il Grande Cinema del Grande Luhrmann :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Moderazione rimessa, NO SPAM