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Codice 46

In un futuro apocalittico, è una multinazionale a stabilire se una persona ha il codice genetico adatto, per procreare, per amare, o per farsi una famiglia.
Lo sperimenta sulla propria pelle William (Tim Robbins) che lavora per la società assicurativa Sphinx, il suo lavoro consiste nello smascherare i falsificatori di contratti, che permettono alle persone normali, o che la società dice che sono non idonee, a vivere la vita come tutti quanti.
Ma in un mondo dove chi ha il codice genetico adatto ha tutti i diritti, questo secondo la società che si comporta come un grande fratello onnipresente e opprimente, che premia la "perfezione" e ghettizza "l'imperfezione".
Si avete capito bene, per questo ho messo le parole tra virgolette, per renderlo più incisivo.
Ma un giorno William si innamora di Maria, (Samantha Morton) una falsificatrice, e l'amore e ricambiato ma c'è un problema, lui lavora per il nemico, e deve far parlare maria per smascherarla grazie alla sua abilità di empatizzare con la gente, l'amore per Maria avrà una conseguenza inaspettata: la ragazza rimane incinta e vengono scoperti proprio dalla Sphinx, che la fa sparire e le cancella la memoria sulla sua storia con William.
Ma c'è un problema, lui non ha dimenticato e cerca di capire cosa le sia successo, quello che scoprirà sarà agghiacciante, non solo le ha cancellato ogni traccia di William sulla sua mente, ma anche l'ha fatta abortire.
L'amore tra i due rinasce...e avrà altre conseguenze...non dico altro.
E' inutile negare la forza critica di questo film, che mette tutti dentro un grande fratello che è il manovratore degli esseri umani, trasformati in persone che non possono scegliere per la loro vita, è il sistema a decidere per loro, sistema che è rappresentato dalla Sphinx, che annulla letteralmente anche il libero arbitrio di un essere umano.
Quanto c'è di vero in questa realtà? Solo a pensarci vengono i brividi, Michael Winterbottom che in passato ho visto il bellissimo Jude che vi consiglio fortemente di vedere, in questo film, racconta come sarebbe la società manovrata da una multinazionale, che decide come devi vivere, e con chi devi procreare per avere la perfezione, meglio una società in cui siamo tutti uguali che una società in cui le differenze vengono viste come una minaccia.
Questo fa rabbrividire perchè i sentimenti, nonostante tutto non possono essere manovrati da nessuno, neanche se ti cancellano la memoria, prima o poi vengono a galla e sarà dura domarli. Winterbottom fa una critica forte a una società in cui gli umani non hanno più dignità di scelta o libertà di amare chi si vuole, tutto viene svolto secondo cosa vuole la società o in base a ciò che è giusto per lei. Siamo di fronte  a un grande fratello che limita di fatto il libero arbitrio tra gli esseri umani, e questa sarebbe la libertà?
Il film ha una regia acuta e brillante, che fa da sfondo a una critica sociale in cui solo chi è adatto può procreare o amare, non sei più tu a decidere chi amare, ma la società, se questo dovrebbe succedere nella realtà sarebbe terribile.
In conclusione, un film che deve essere visto per riflettere sull'invasione di società che si trasformano in controllori della vita degli esseri umani, negando una cosa fondamentale la libera scelta, che fa parte della vita di ognuno di noi...il libero arbitrio.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.


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