Barry Levinson lo conosciamo tutti come regista, ha diretto alcuni dei più importanti film degli ultimi decenni, e ora si lancia nel mockumentary, grazie alla collaborazione di Oren Peli è uscito questo The Bay.
La scena si svolge il giorno dell'indipendenza americana in cui comincia l'epidemia, fino al giorno seguente dove si individua.
Lo scenario è apocalittico, ed è costruito in maniera intelligente e appropriata da un regista che sa come mettere in scena l'orrore e la distruzione, pur con evidenti difetti registici a livello tecnico, sono i contenuti quelli che eccellono nella esplicazione della storia.
Abbiamo di fronte un epidemia che causa vesciche dolorose in tutto il corpo, e vengono allertati i principali centri di malattie infettive americane, scoprendo che non si tratta di un virus, ma di un parassita che divora i corpi delle vittime che assalta i corpi divorandoli completamente. Il virus si chiama Cymothoa Exigua che in situazioni normali sarebbe innoquo, per non parlare della industria di pollame che per far crescere più velocemente gli animali con mangimi chimici, che una espellati vanno nella baia causando una mutazione genetica di questo particolare parassita che è frutto dell'epidemia di cui parla questo sorprendente film.
Lo scenario è apocalittico e drammatico non c'è via di scampo, bisogna assolutamente correre a salvarsi, e chi viene infettato non ha alcuna speranza, c'è una soluzione al problema? Questo Levinson all'inizio non ce lo dice, ma ci fa assistere alla apocalisse costruendo il dramma scena dopo scena, raccontato dalla giornalista che in quel contesto è stata testimone e racconta i fatti per informare il mondo.
Il film poi va a ritroso, con la cronistoria di questo drammatico 4 luglio, i suoi superstiti, e le sue vittime, che rimarranno chiusi in quarantena quando le autorità chiuderanno la cittadina condannando alla malattia anche chi non è stato attaccato dal parassita.
Un parassita che mangia dal di dentro le sue vittime con dolori strazianti, e le autorità fanno si che distruggano le prove di questa pandemia, e riempono di cloro la baia in modo da eliminare il parassita, senza accorgersi che alcune prove sono riuscite a sfuggire dalla loro censura.
Un film con le contropalle lo devo dire, davvero girato bene, quando i Mockumentary sono fatti bene lo devo assolutamente dire, e questo è uno di essi, assolutamente da non perdere, se siete amanti del genere Mockumentary, o se non lo siete è un occasione in più per vedere cosa può fare un autore alle prese con un genere per lui insolito quale è il Mockumentary.
Voto: 7
La scena si svolge il giorno dell'indipendenza americana in cui comincia l'epidemia, fino al giorno seguente dove si individua.
Lo scenario è apocalittico, ed è costruito in maniera intelligente e appropriata da un regista che sa come mettere in scena l'orrore e la distruzione, pur con evidenti difetti registici a livello tecnico, sono i contenuti quelli che eccellono nella esplicazione della storia.
Abbiamo di fronte un epidemia che causa vesciche dolorose in tutto il corpo, e vengono allertati i principali centri di malattie infettive americane, scoprendo che non si tratta di un virus, ma di un parassita che divora i corpi delle vittime che assalta i corpi divorandoli completamente. Il virus si chiama Cymothoa Exigua che in situazioni normali sarebbe innoquo, per non parlare della industria di pollame che per far crescere più velocemente gli animali con mangimi chimici, che una espellati vanno nella baia causando una mutazione genetica di questo particolare parassita che è frutto dell'epidemia di cui parla questo sorprendente film.
Lo scenario è apocalittico e drammatico non c'è via di scampo, bisogna assolutamente correre a salvarsi, e chi viene infettato non ha alcuna speranza, c'è una soluzione al problema? Questo Levinson all'inizio non ce lo dice, ma ci fa assistere alla apocalisse costruendo il dramma scena dopo scena, raccontato dalla giornalista che in quel contesto è stata testimone e racconta i fatti per informare il mondo.
Il film poi va a ritroso, con la cronistoria di questo drammatico 4 luglio, i suoi superstiti, e le sue vittime, che rimarranno chiusi in quarantena quando le autorità chiuderanno la cittadina condannando alla malattia anche chi non è stato attaccato dal parassita.
Un parassita che mangia dal di dentro le sue vittime con dolori strazianti, e le autorità fanno si che distruggano le prove di questa pandemia, e riempono di cloro la baia in modo da eliminare il parassita, senza accorgersi che alcune prove sono riuscite a sfuggire dalla loro censura.
Un film con le contropalle lo devo dire, davvero girato bene, quando i Mockumentary sono fatti bene lo devo assolutamente dire, e questo è uno di essi, assolutamente da non perdere, se siete amanti del genere Mockumentary, o se non lo siete è un occasione in più per vedere cosa può fare un autore alle prese con un genere per lui insolito quale è il Mockumentary.
Voto: 7
Il mokumentary d'autore mancava e bisogna dire che Levinson si mangia tanti giovani colleghi. Poi uno dice che certi registi devono andare in pensione.
RispondiEliminahai ragione :)
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