E Cineclassics arriva persino di lunedì, si non ce l'ho fatta a recensirlo in tempo per domenica, non importa, ora che siamo in ballo balliamo.
Torna il cinema di Frank Capra, con un altro classico per altro bellissimo, interpretato da Gary Cooper e Barbara Stanwyck, Arriva John Doe.
Trama: Dopo essere stata licenziata, la giornalista Anna Mitchell, scrive una lettera a un giornale inventandosi un uomo che minaccia di suicidarsi. La lettera fa notizia e ha un successo tale che non appena si scopre che la storia è completamente falsa, lo stesso giornale la sfrutta per mantenere la popolarità; fino a quando non trovano un ex giocatore di baseball, e gli dicono di interpretare John Doe. La storia va avanti e non si può più dire la verità, ma forse le cose non andranno come il giornale aveva pronosticato...e l'amore tra i due protagonisti ci mette pure lo zampino.
Cosa devo dire?
Il cinema classico americano ha prodotto grazie a grandissimi registi dei film immensi, Frank Capra, regista addirittura siciliano, emigrato in america le storie le sapeva raccontare eccome. Ne esce fuori un film che sfiora il capolavoro per un pizzico così.
Una bugia detta per rabbia, può ingigantirsi fino a che non è più possibile controllarla?
L'etica vorrebbe che bisogna accettare anche le sconfitte, ma nel cinema di Frank Capra, la parola sconfitta non fa parte del vocabolario.
Ma è anche vero che a tutto c'è rimedio, i due protagonisti si innamorano, e a differenza di altre persone che stanno loro intorno, crescono e maturano, andando oltre la bugia detta, capaci anche di fare autocritica, e imparando che a volte, la vera sconfitta è dare credito a una bugia.
C'è un fondo di verità in questo straordinario film, che tocca persino la politica, e manda un messaggio chiaro e preciso, sottolineando che una bugia può diventare verità se la dici al mondo intero, ma resta tale, se c'è chi si ribella.
John Doe non diventa la storia di un disperato che tenta il suicidio, ma diventa una persona che grazie alla bontà degli altri arriva persino in politica, grazie anche alla complicità del giornale, che così vende un mare di copie, Anna torna al suo lavoro, e non prevede di innamorarsi proprio del giocatore di baseball, che recita la parte di John Doe.
E quando l'amore arriva, mette in discussione ogni cosa...la lezione di Frank Capra, sta nel superare quella storia inventata, e fare maturare i suoi personaggi, alla fine capiranno che non possono sempre fingere, non siamo certo in un palcoscenico, ma nella vita non bisogna mai recitare, ma essere se stessi, ma non sempre è facile esserlo.
Il finale amaro insegna proprio questo...ma ovviamente non dico nulla per non rovinarvi la sorpresa.
In conclusione, un film tutto da vedere, se ve lo perdete sarebbe davvero un peccato.
Buona Visione.
Regia Frank Capra
Interpreti Gary Cooper, Barbara Stanwyck, Edward Arnold, Walter Brennan
Durata 122 minuti
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