Per una settimana Horror Stories e CineClassics si uniscono, per recensire un classico del cinema horror: Ho Camminato con uno Zombi.
Se credete che Gli Zombi li ha inventati Romero non avete tutti i torti, ma allo stesso tempo, c'è un altro regista che ha preso per la prima volta questa figura di morto vivente, cadavere ambulante, ma in maniera molto diversa dalla visione apocalittica di Romero, ma anzi, la storia narra di una donna che sembra caduta in trance, nelle indie occidentali, molti abitanti del luogo credono che la donna non sia matta, ma è stata trasformata in zombi, e soltanto il maestro voodoo locale la può liberare...riusciranno a liberare la donna?
La mia opinione è questa.
Innanzitutto forse ci troviamo davanti al primo film che presenta la figura dello zombi, da non confondere con la trilogia di Romero, che è tutta un altra storia.
Un classico del genere, diretto da un professionista del cinema fantastico e horrorifico Jaques Tourneur, la visione cinematografica del cadavere ambulante è ben diversa, legata non al body horror e al gore criticando la società capitalista e consumistica, ma bensì legata alla magia, alle superstizioni, e all'ignoto che esiste nell'occulto.
Ne fa di fatto un caposaldo del genere horror di tutti i tempi, dopo averlo visto per la prima volta quest'anno, ne rimasi veramente impressionata.
La messa in scena di Tourneur è inquietante e psicologica, come camminare nell'oscurità in luoghi che non conosci e non riuscire a trovare l'uscita, segno che il regista sia stato un maestro nel costruire le inquietudini nelle ambientazioni da brividi del film.
Una visione straordinaria, un film bellissimo che nonostante siano passati più di settant'anni dalla sua uscita, riesce ancora oggi a impaurire.
Non vi resta che recuperare questo classico dell'horror, che è ormai un cult per tutti gli horrorofili veri e che non dovete assolutamente perdervi.
La prossima settimana ancora cinema fantastico con Ho sposato una strega con Veronica Lake
Ratings ⭐⭐⭐1/2
Se credete che Gli Zombi li ha inventati Romero non avete tutti i torti, ma allo stesso tempo, c'è un altro regista che ha preso per la prima volta questa figura di morto vivente, cadavere ambulante, ma in maniera molto diversa dalla visione apocalittica di Romero, ma anzi, la storia narra di una donna che sembra caduta in trance, nelle indie occidentali, molti abitanti del luogo credono che la donna non sia matta, ma è stata trasformata in zombi, e soltanto il maestro voodoo locale la può liberare...riusciranno a liberare la donna?
La mia opinione è questa.
Innanzitutto forse ci troviamo davanti al primo film che presenta la figura dello zombi, da non confondere con la trilogia di Romero, che è tutta un altra storia.
Un classico del genere, diretto da un professionista del cinema fantastico e horrorifico Jaques Tourneur, la visione cinematografica del cadavere ambulante è ben diversa, legata non al body horror e al gore criticando la società capitalista e consumistica, ma bensì legata alla magia, alle superstizioni, e all'ignoto che esiste nell'occulto.
Ne fa di fatto un caposaldo del genere horror di tutti i tempi, dopo averlo visto per la prima volta quest'anno, ne rimasi veramente impressionata.
La messa in scena di Tourneur è inquietante e psicologica, come camminare nell'oscurità in luoghi che non conosci e non riuscire a trovare l'uscita, segno che il regista sia stato un maestro nel costruire le inquietudini nelle ambientazioni da brividi del film.
Una visione straordinaria, un film bellissimo che nonostante siano passati più di settant'anni dalla sua uscita, riesce ancora oggi a impaurire.
Non vi resta che recuperare questo classico dell'horror, che è ormai un cult per tutti gli horrorofili veri e che non dovete assolutamente perdervi.
La prossima settimana ancora cinema fantastico con Ho sposato una strega con Veronica Lake
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