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Quello che il cinema ha fatto per me...

Mi sono sempre sentita diversa dagli altri, forse per colpa di un padre capace solo di ripetermi in continuazione che ero cretina, ho sempre vissuto in un mondo tutto mio, perché nel mondo reale sono convinta che solo poche persone possono capirmi.
Da adolescente, ho scoperto la grande macchina del cinema, non mi perdevo una prima tv, e da lì è cominciato il mio amore per la settima arte
A 19 anni ebbi il primo videoregistratore, da lì sono diventata cinefila, perché sapevo che in quell'angolino, c'era sempre il cinema a capirmi.
Non mi interessava uscire, pomiciare, scopare, e via dicendo, volevo stare davanti a quei film, che in un modo o nell'altro mi accoglievano per quello che ero.
Ho conosciuto me stessa molto meglio di come alcune persone pensano che io sia, ho attraversato moltissimi dolori, anche perdite indicibili, eppure il cinema è sempre stato presente nella mia vita, e credo lo sarà per sempre, pronto ad accogliermi quando le cose andavano male.
Era una droga? Se tutte le droghe fossero così avremmo salvato il mondo intero ve lo assicuro, non mi sono mai sentita capita come quando guardo un film.
E' lì che ho capito che la visione compulsiva di pellicole è stata una terapia per me.
Come ho detto in un precedente post, il cinema mi ha salvato la vita, cosa sarei se non ci fosse stato lui nella mia vita?
Non voglio neanche immaginarlo.
Quella bambina bullizzata a scuola e a casa ero io.
Quella bambina classica sfigata che tutti prendevano in giro ero io.
Quella bambina vittima di abusi psicologici da parte del padre ero io.
Quella bambina poco popolare ero io.
Quella bambina che tutti pensano che sia nerd, ma capace di dimostrare la sua intelligenza e la grande cultura cinematografica sono io.
Quella bambina che passa la giornata al pc sono io, ancora a 45 anni mi reputo una bambina anche per poter parlare a cuore aperto con chi apprezza il mio lavoro in questo blog, che tra due giorni taglierà il traguardo degli 11 anni di attività.
Poco male per una cretina non è vero?
In quella piccola stanza, dove le videocassette proiettavano film, mi sentivo davvero me stessa, quanti pianti mi sono fatta vedendo Revenge con Kevin Costner, oppure Titanic con Di Caprio?
Per non parlare del cinema di Lynch, e di tutti gli altri piccoli grandi registi, attori, attrici e musicisti - c'è anche stata la musica nella mia vita, Prince in primis - mi hanno sempre accolta facendomi capire che valevo tanto quanto gli altri, e che nessuno si doveva permettere di insinuare che fossi cretina, che dovevo in un certo senso tirare fuori le palle, e difendermi da chi mi ha sempre disprezzato.
E' bello dire le cose come stanno, senza indossare maschere di ferro ipocrite e opportuniste.
Forse un giorno vuoterò veramente il sacco e vi parlerò di come la mia vita sia cambiata grazie a quella fabbrica dei sogni che mi ha sempre capita, senza giudicare mai.

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