Dopo il successo della commedia kafkiana Fuori Orario, Scorsese torna l'anno dopo con un film di formazione, i cui protagonisti sono Paul Newman e Tom Cruise.
E' un film che unisce il gioco del biliardo allo scontro generazionale, c'è l'anziano Eddie, che ha smesso di giocare forse perchè ha smesso di avere speranze per la vita, e c'è il giovane Vincent, che non ha paura di nulla e che forse ha ancora dei sogni.
Ci sono anche dei soldi, una montagna di soldi che Vincent può vincere, forse grazie all'aiuto di Eddie, che come una figura paterna segue Vincent in un percorso che va dalla sua scoperta, in una squallida sala da biliardo di un bar dove ci sono pure i videogiochi, e lo porta fino alle stelle e forse sarà proprio l'entusiasmo di Vincent a fargli prendere ancora la stecca da biliardo per un ultima partita, in ricordo dei vecchi tempi.
Il film tratto dal romanzo di Walter Travis, ed è un proseguimento del film Lo spaccone, a 25 anni di distanza, dove l'ormai anziano Eddie Lo svelto come veniva chiamato nei circuiti del biliardo dove aveva un ottima fama, vorrebbe grazia al suo pupillo trovare dei polli da spennare. Le cose purtroppo sono cambiate, si gioca con molte palle in meno e il gioco è decisamente cambiato perchè molti degli stratagemmi usati per vincere ormai li conoscono tutti i giocatori.
Ma l'esuberanza di Vincent, non si placa e spesso il giovane non segue i consigli di Eddie, nemmeno con la ragazza che tenta senza successo di farglieli seguire. Alla fine Eddie lascia i due ragazzi al loro destino dopo aver perso una partita con Amos, perchè ormai li ritiene autosufficienti.
Si rimette in gioco e va a Las Vegas nel torneo di Biliardo, la febbre del gioco è tornata più viva che mai, alla fine è Vincent che scommette su di lui perchè falsando la partita si fa battere per farlo vincere e così incassa i soldi...ma Eddie vuole una partita vera...e stavolta si fa sul serio.
Martin Scorsese utilizza un giovanissimo Tom Cruise per un film molto lontano dalle tematiche che tocca di solito con la sua cinematografia, e lo affianca al veterano Paul Newman, la protagonista femminile è Mary Elizabeth Mastrantonio che interpreta Carmen fidanzata di Vincent; è un film in cui l'avidità del denaro, si mescola con la gloria per la vittoria. I protagonisti si scontrano perchè hanno vedute differenti, la cosa sorprendente è questa: è un film con una regia schietta, e potente che sa cosa vuole raccontare al suo pubblico, ma è anche un opera realizzata in maniera fresca e brillante, in cui spiccano le personalità dei due protagonisti in un duello verbale che tocca vertici recitazione unici e caratterialmente opposti ma anche così simili e vicini.
Tutto questo lo si ha grazie alla brillante sceneggiatura di Richard Price e alla regia di Scorsese che anzi è audace nel sottolineare i personaggi e il loro modo di pensare, allo spettatore non risparmia nulla e nemmeno si fa tanto desiderare. Lui non si mostra subito, ma quando butta la pietra va fino infondo.
In conclusione, un film da non perdere.
CULT.
E' un film che unisce il gioco del biliardo allo scontro generazionale, c'è l'anziano Eddie, che ha smesso di giocare forse perchè ha smesso di avere speranze per la vita, e c'è il giovane Vincent, che non ha paura di nulla e che forse ha ancora dei sogni.
Ci sono anche dei soldi, una montagna di soldi che Vincent può vincere, forse grazie all'aiuto di Eddie, che come una figura paterna segue Vincent in un percorso che va dalla sua scoperta, in una squallida sala da biliardo di un bar dove ci sono pure i videogiochi, e lo porta fino alle stelle e forse sarà proprio l'entusiasmo di Vincent a fargli prendere ancora la stecca da biliardo per un ultima partita, in ricordo dei vecchi tempi.
Il film tratto dal romanzo di Walter Travis, ed è un proseguimento del film Lo spaccone, a 25 anni di distanza, dove l'ormai anziano Eddie Lo svelto come veniva chiamato nei circuiti del biliardo dove aveva un ottima fama, vorrebbe grazia al suo pupillo trovare dei polli da spennare. Le cose purtroppo sono cambiate, si gioca con molte palle in meno e il gioco è decisamente cambiato perchè molti degli stratagemmi usati per vincere ormai li conoscono tutti i giocatori.
Ma l'esuberanza di Vincent, non si placa e spesso il giovane non segue i consigli di Eddie, nemmeno con la ragazza che tenta senza successo di farglieli seguire. Alla fine Eddie lascia i due ragazzi al loro destino dopo aver perso una partita con Amos, perchè ormai li ritiene autosufficienti.
Si rimette in gioco e va a Las Vegas nel torneo di Biliardo, la febbre del gioco è tornata più viva che mai, alla fine è Vincent che scommette su di lui perchè falsando la partita si fa battere per farlo vincere e così incassa i soldi...ma Eddie vuole una partita vera...e stavolta si fa sul serio.
Martin Scorsese utilizza un giovanissimo Tom Cruise per un film molto lontano dalle tematiche che tocca di solito con la sua cinematografia, e lo affianca al veterano Paul Newman, la protagonista femminile è Mary Elizabeth Mastrantonio che interpreta Carmen fidanzata di Vincent; è un film in cui l'avidità del denaro, si mescola con la gloria per la vittoria. I protagonisti si scontrano perchè hanno vedute differenti, la cosa sorprendente è questa: è un film con una regia schietta, e potente che sa cosa vuole raccontare al suo pubblico, ma è anche un opera realizzata in maniera fresca e brillante, in cui spiccano le personalità dei due protagonisti in un duello verbale che tocca vertici recitazione unici e caratterialmente opposti ma anche così simili e vicini.
Tutto questo lo si ha grazie alla brillante sceneggiatura di Richard Price e alla regia di Scorsese che anzi è audace nel sottolineare i personaggi e il loro modo di pensare, allo spettatore non risparmia nulla e nemmeno si fa tanto desiderare. Lui non si mostra subito, ma quando butta la pietra va fino infondo.
In conclusione, un film da non perdere.
CULT.
Un film che amo tantissimo.
RispondiEliminaLa mitologia del biliardo ed un grandissimo Paul Newman. Spettacolo puro.
Hai ragione :)
EliminaMi era piaciuto davvero parecchio, sovrei andare a recuperarmelo, non lo vedo da una vita.
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