Non posso certo non tenere in considerazione ogni uscita del grande Martin Scorsese, dato che lo considero ormai uno dei registi cardini della mia vita, ovvero uno dei primi registi che mi sono piaciuti; quindi ogni volta che esce una sua opera cinematografica, state pur certi che la visiono.
E' accaduto persino con questo splendido Silence, opera crepuscolare, che per molti è il suo testamento spirituale.
Io ho visto anche una chiara sintesi sulla religione, che proprio in questa sua opera ultima raggiunge la sua massima espressione visiva, e perchè no? Anche critica.
Martin Scorsese fa un punto chiaro sulla religione, e sul rapporto che l'uomo trae con essa, ed è un punto di vista chiaro, lacerante, che non lascia spazio a dubbi su cosa sia realmente il bene o il male.
In scena ci sono dei gesuiti, che devono ricercare un loro compagno scomparso in giappone, e si rendono conto dello sguardo dei giapponesi sulla religione.
Ed è uno sguardo che non accetta affatto la religione come unica via per la vita umana, naturalmente sto parlando della religione cattolica.
Mi rendo conto ovviamente che si tratta di un opera di finzione, e non so sinceramente cosa ci sia di vero o falso; resta comunque un film magnifico, che, anche se parla di religione cattolica, noi possiamo pure ridefinire in sintesi la religione a se stante, intesa come raggionamento universale, che fa riflettere.
Siamo certamente lontano dalle sue opere precedenti, e certamente è un film che lascia spiazzato lo spettatore, perchè facendo chiari conti l'essere umano e la sua dignità, soprattutto la sua vita, valgono più di qualsiasi discorso religioso, almeno questo è quello che ho capito durante la visione di questo splendido film.
Resta comunque il fatto che nonostante sia un ottimo film, è senza dubbio lo è, non si avvicina minimamente al capolavoro, ma questo ovviamente ha poca importanza.
Un opera del genere va vista soprattutto a chi crede fortemente in qualcosa che per molti versi per altri, si affaccia verso il fanatismo, dimenticando i valori fondamentali della vita.
Fermo restando che, anche per chi non crede, o in questo caso non accetta certe cose, fa un chiaro punto verso il fanatismo di un punto di vista, religioso o meno, verso qualcosa che non accetta in questo caso, come dogma imprescindibile della vita umana.
Ognuno è libero di credere in ciò che vuole, ma la parabola del film che ho percepito, bisogna davvero scindere il bene dal male, e soprattutto pensare con la propria testa.
E questo è qualcosa che nessuno, religioso o meno, ha diritto di negarci.
In conclusione, assolutamente da vedere, punto.
Voto: 8
E' accaduto persino con questo splendido Silence, opera crepuscolare, che per molti è il suo testamento spirituale.
Io ho visto anche una chiara sintesi sulla religione, che proprio in questa sua opera ultima raggiunge la sua massima espressione visiva, e perchè no? Anche critica.
Martin Scorsese fa un punto chiaro sulla religione, e sul rapporto che l'uomo trae con essa, ed è un punto di vista chiaro, lacerante, che non lascia spazio a dubbi su cosa sia realmente il bene o il male.
In scena ci sono dei gesuiti, che devono ricercare un loro compagno scomparso in giappone, e si rendono conto dello sguardo dei giapponesi sulla religione.
Ed è uno sguardo che non accetta affatto la religione come unica via per la vita umana, naturalmente sto parlando della religione cattolica.
Mi rendo conto ovviamente che si tratta di un opera di finzione, e non so sinceramente cosa ci sia di vero o falso; resta comunque un film magnifico, che, anche se parla di religione cattolica, noi possiamo pure ridefinire in sintesi la religione a se stante, intesa come raggionamento universale, che fa riflettere.
Siamo certamente lontano dalle sue opere precedenti, e certamente è un film che lascia spiazzato lo spettatore, perchè facendo chiari conti l'essere umano e la sua dignità, soprattutto la sua vita, valgono più di qualsiasi discorso religioso, almeno questo è quello che ho capito durante la visione di questo splendido film.
Resta comunque il fatto che nonostante sia un ottimo film, è senza dubbio lo è, non si avvicina minimamente al capolavoro, ma questo ovviamente ha poca importanza.
Un opera del genere va vista soprattutto a chi crede fortemente in qualcosa che per molti versi per altri, si affaccia verso il fanatismo, dimenticando i valori fondamentali della vita.
Fermo restando che, anche per chi non crede, o in questo caso non accetta certe cose, fa un chiaro punto verso il fanatismo di un punto di vista, religioso o meno, verso qualcosa che non accetta in questo caso, come dogma imprescindibile della vita umana.
Ognuno è libero di credere in ciò che vuole, ma la parabola del film che ho percepito, bisogna davvero scindere il bene dal male, e soprattutto pensare con la propria testa.
E questo è qualcosa che nessuno, religioso o meno, ha diritto di negarci.
In conclusione, assolutamente da vedere, punto.
Voto: 8
Uno dei migliori film dell'anno, secondo me la parola "capolavoro" non è affatto sprecata. Bravo Martin, come sempre ;)
RispondiEliminabè forse un giorno sarà riconosciuto come tale hahaha comunquesia, è decisamente uno dei migliori film dell'anno ^^
RispondiEliminaScorsese mi sorprende sempre, non si smentisce mai
RispondiEliminaSilence mi ha lasciato estasiato
vero ^_^
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