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Luci della città

Non ci sono parole per descrivere la grandezza di Chaplin, non ci sono parole per poter elogiare nella maniera che merita un film capace di far ridere come di far piangere.
Chaplin era un genio, e solo per questo il film merita di essere visto.
Quel piccolo vagabondo, incarnato dal più grande comico di tutti i tempi, era una persona mite, empatica, che capiva il mondo, così come nel monello, che arriverà a breve, anche Luci della Città, è proprio la figura del vagabondo che si prende a cuore il destino di una ragazza cieca che vende fiori, e che lui farà di tutto affinché si operi per recuperare la vista, mi è entrato nel cuore e non se ne è andato più.
La stima per Chaplin ce l'avevo sin da quando ho visto Tempi Moderni che mi ha fatto morire dalle risate, anche con questo film le risate non sono mancate, e non sono mancate neanche le lacrime, soprattutto per il finale non tragico ma felice, che non vi anticipo per non rovinarvi la sorpresa.
Un grandissimo film, che dimostra quanto Chaplin riusciva a raccontare storie tragiche di poveri, senza dimenticare di mettere il sorrido alla gente che guardava i suoi film.
Adoro Chaplin anche per questo motivo, riusciva a parlare alla gente semplice, agli umili, ai poveri, e se ne strafregava dei ricchi.
Lui i ricchi li ridicolizzava nei suoi film, mentre i poveri li esaltava con storie drammatiche che toccavano davvero il cuore.


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