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Elvis

 

Non sempre i biopic sono capolavori, ma neanche brutti film, se volete sapere la mia su Elvis l'ultima pellicola del grande Baz Luhrmann restate sintonizzati.
Amo Baz Luhrmann, l'ho dimostrato recensendo praticamente tutta la sua filmografia alla fabbrica, il che dovrebbe farvi riflettere sulle aspettative che avevo del film che parla di uno dei miti della musica, il re del rock Elvis Presley, non sono una sua grande fan lo ammetto, però a volte si è fatto apprezzare parecchio dalla sottoscritta.
Ovviamente parlo di Elvis, per quanto riguarda l'autore della pellicola, ha diretto senza dubbio un film diverso dagli iperbolici film a cui ci ha abituato, e già contrassegnare questo film come sottotono mi pare un po' superficiale.
Il film è scintillante, spumeggiante, coinvolgente, lo stile di Baz Luhrmann si nota a ogni scena, dirigendo uno spettacolo nello spettacolo che omaggia il grande Elvis in modo affettuoso e disincantato.
Non aspettatevi comunque un altro Moulin Rouge, questo è un biopic, e come tale deve essere preso, se vi aspettate il film che ho appena sottolineato ci resterete delusi, qui si narra la storia di un mito e come tale deve essere preso.
Non che il film non abbia i suoi difetti, sia chiaro.
Il film si concentra fin troppo su Elvis cercando di non fare arrabbiare la famiglia, non esprime un punto di vista su questa star in maniera sincera, la omaggia in modo da non fare arrabbiare i familiari, che hanno apprezzato il film.
O meglio: Baz Luhrmann il suo punto di vista lo esprime per dirla in parole povere, ma non con gli occhi di un fan, e  soprattutto non con chi vuole anche criticare un mito della musica che ha fatto la storia.
Perché mai non si può criticare Elvis?
Sarebbe stato bello, un film schietto e sincero, che abbia le palle anche di criticare una star della musica come Elvis, è qui che il film un po' si perde avvitandosi su se stesso.
Non un capolavoro, ma si fa voler bene.

Ratings ⭐⭐⭐



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