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Grazie a Dio

 

Chissà perché si parla molto spesso di pedofilia dentro la chiesa cattolica, lo hanno fatto praticamente tutti quanti, e io dico può non averlo fatto anche uno dei miei registi preferiti?
Il suo è ovviamente un film polemico e arrabbiato, che urla tutto il dolore per le vittime di questi atti orrendi contro i più piccoli che non si possono difendere, ed è giusto parlarne.
Perché parlarne?
Perché è giusto

I bambini devono stare tranquilli, giocare, studiare, e soprattutto vivere la loro vita nell'innocenza più assoluta, non devono subire atti di libidine
Non dovrebbero farlo, perché atti di tale abominia non devono mai accadere, perché i bambini ne uscirebbero danneggiati, rovinati, perché oltre questo, abusi del genere risulterebbero catartici per la loro vita di adulti.
Ne uscirebbero con un dolore lacerante, che non passa mai, che ti resta per sempre, e ti accompagna per tutta la vita, per questo bisogna lasciarli stare.
I preti possono fare tanto bene, e allora lo facciano, invece di disturbare i bambini, che devono crescere nel modo migliore possibile senza alcun trauma che li danneggi per la vita.
Ed è un bene parlarne anche al cinema, soprattutto mi sono sorpresa che a farlo sia stato uno dei miei registi preferiti, che ha preso una storia realmente accaduta e ne ha parlato facendola conoscere al mondo.
Bisogna parlare di queste cose, affinché non succedano più, perché i bambini debbano giocare tranquilli e sereni, senza che nessuno li disturbi. Perché queste cose non devono accadere mai più.
Perché questi sono anche film di lotta, capaci di parlare chiaramente urlando la rabbia per quei poveri piccini vittime di atti malsani, capaci sono di traumatizzarli e danneggiarli per la vita.
Non devono accadere mai più, e noi lo urleremo anche ai quattro venti se è possibile.
Buona Visione.





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