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K-19

Kathryn Bigelow, si confronta con il film di genere bellico e fa subito centro, questo film indipendente, che è il più costoso film indipendente mai girato è un opera di straordinario impatto visivo, ed emotivo, possiamo defiinirlo un ottimo film, coaudiuvato da un cast eccezionale, tra cui spiccano Harrison Ford e Liam Neeson, visivamente lontano dal film che le darà l'oscar, ma emotivamente intenso per quanto riguarda la narrazione, anche se devo ammettere che gli attori, hanno più l'aspetto da americani che da russi, potremmo definire il punto di vista americano su un fatto realmente accaduto in russia, o meglio ai russi, che poi hanno deciso di mantenere il più stretto riserbo su quegli avvenimenti.
Tutto è pronto per l'immersione del sommergibile, per una esercitazione, che serve a dimostrare agli americani quanto sia potente l'armamento nucleare russo, ma le cose peggiorano quando si rischia la fusione del nocciolo, che rischia di far scattare gli armamenti, con il rischio di scoppio di una guerra mondiale, il capitano deve far fronte al suo coraggio e alla sua determinazione purchè questo non avvenga, fa immergere il sottomarino, cercando con rischi immensi di morte per l'avvelenamento delle radiazioni dei suoi uomini di riattivare il refrigeratore, ma servirà a poco anche se apparentemente ce l'hanno fatta, le cose peggiorano ulteriormente quando devono chiedere aiuto e soccorso ad altri, e il capitano non ne vuole sentir parlare di chiedere aiuto agli americani.
Kathryn Bigelow dirige il film con il consueto pugno duro, e si nota ad ogni inquadratura, non perdendo mai di vista il plot narrativo, infatti più della tecnica registica si nota la narrazione visiva che la Bigelow decide e forse è per questo che il film al botteghino non ha incassato molto, ma resta comunque il fatto che risulta una pellicola emozionante e coinvolgente, che riesce a tenere alta l'attenzione dello spettatore dall'inizio alla fine, bravissimi Ford e Neeson, nei ruoli del capitano e del suo vice che si scontrano su tutto, ma è pur sempre un espediente necessario allo svolgimento della storia.
Un film imperdibile, un opera asciutta, e amara, diretta da una regista ancora più in gamba che del solito, non è un film facile e Kathryn lo sa benissimo, ma spinta da una ispirazione e da una cura nei dettagli infinita, riesce laddove qualcun altro rischierebbe di fallire.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.




Commenti

  1. Quando ci sono guerre e co. di mezzo sono un po' allergica.

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  2. ma questo è proprio bello, c'è una trama che ti tiene incollato dall'inizio alla fine...prova...poi mi dirai ^^

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