Un film noir, possiamo definirlo così, e ci sono tutti gli ingredienti necessari per il noir, Almodòvar gira il suo film più difficile e complesso, e anche la pellicola più rischiosa, dove vendetta, tradimento, bugie vengono raccontati con spietata lucidità, in scena abbiamo un regista, Enrique in crisi di ispirazione - Almodòvar si racconta in prima persona? Questo non lo sapremo mai - il cui passato è stato segnato dall'amicizia con Ignacio, un ragazzino che è stato violentato da un prete e che nella loro vita adulta si sono persi di vista, Ignacio è stato il suo primo amore, e ora si presenta con un altro nome, facendogli leggere un racconto La Visita, in cui parla appunto della sua vita nel colleggio, e di padre Manolo, colui che era il suo insegnante di letteratura e che è stato la causa della loro separazione e del dolore causato al giovane in quanto ha subito la violenza da quel prete, ma è anche la causa del desiderio di vendetta che si crea in lui grazie a quel racconto, la vita di Enrique è destinata a cambiare, come quella di Ignacio, riusciranno a portare alla luce quel segreto tanto temuto? Padre Manolo alla fine, si scoprirà che ha lasciato l'abito talare, e ha messo su famiglia, ora si chiama Manuel Berenguer e dirige una casa editrice, quando gli arriva il racconto di Ignacio, lo cestina, per paura che si scopra il suo passato terribile.
Innanzitutto è importante dire che il personaggio di Gael Garcia Bernal, vera e propria dark lady capace di catturare tutti i protagonisti con la sua ragnatela è il personaggio cardine della storia, naturalmente usa l'identità di Ignacio, per catturare l'attenzione di Enrique, quando questi scoprirà che non è il suo amico grazie a diversi particolari, come la dimenticanza della canzone preferita di Ignacio, che è cuore matto e della discussione che ne viene fuori, e anche tante altre cose, come ad esempio la sua insistenza nel voler interpretare il personaggio di Zahara, che non è adatto a lui, in quanto è fisicamente troppo robusto per interpretarla, l'amore per il cinema di Sara Montiel, e la passione erotica che nasce tra loro, Enrique ben presto scoprirà che è Juan il fratello di Ignacio, che è tornato per sedurre le persone che sono state strettamente legate a suo fratello e prenderne l'identità per far scoprire la verità sulla vita di Ignacio, non si perderà tempo che anche Enrique scopre la verità sul suo vecchio amico, e anche sulla sua fine che è strettamente legata a Juan e al suo strano rapporto con Berenguer.
Pedro dirige un noir dove ci sono tutte le carte in regola per catturare lo spettatore, e ci riesce immensamente, è un film dell'anima, passionale, dove la vendetta è l'unico cardine che unisce i personaggi facendoli cadere nella sua trappola, le carte in tavola saranno ben chiare alla fine, dove si scoprirà anche la verità sulla fine di Ignacio.
Un film potente, lacerante, un capolavoro in cui Pedro dimostra tutta la sua critica nei confronti della chiesa cattolica che predica bene e razzola male, lasciando che lo spettatore capisca che i preti in realtà non sono fatti per essere educatori, e ha ragione, perchè grazie ai loro limiti dettati dalla religione non danno ai loro alunni la possibilità di guardare oltre i crismi religiosi.
In conclusione un film lontano dalle pellicole che ha fatto in precedenza, anni luce direi, eppure si avvicina molto di più dall'essere un capolavoro assoluto, potrei dire un piccolo capolavoro, un cult, di quelli di cui non ti stanchi mai, grazie a una regia sensibile e acuta, e a un cast di attori meraviglioso, a prima vista potrebbe sembrare eccessivo ma non lo è, nonostante scene gay e di travestitismo, è il film che è così, e sono scene perfettamene integrate tra loro, come se Pedro volesse dire cos'è il peccato l'omosessualità o la pedofilia dei preti? Perchè essere intolleranti con i gay, quando i preti avvolte commettono peccati ben più gravi? Soprattutto in questo film.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
Innanzitutto è importante dire che il personaggio di Gael Garcia Bernal, vera e propria dark lady capace di catturare tutti i protagonisti con la sua ragnatela è il personaggio cardine della storia, naturalmente usa l'identità di Ignacio, per catturare l'attenzione di Enrique, quando questi scoprirà che non è il suo amico grazie a diversi particolari, come la dimenticanza della canzone preferita di Ignacio, che è cuore matto e della discussione che ne viene fuori, e anche tante altre cose, come ad esempio la sua insistenza nel voler interpretare il personaggio di Zahara, che non è adatto a lui, in quanto è fisicamente troppo robusto per interpretarla, l'amore per il cinema di Sara Montiel, e la passione erotica che nasce tra loro, Enrique ben presto scoprirà che è Juan il fratello di Ignacio, che è tornato per sedurre le persone che sono state strettamente legate a suo fratello e prenderne l'identità per far scoprire la verità sulla vita di Ignacio, non si perderà tempo che anche Enrique scopre la verità sul suo vecchio amico, e anche sulla sua fine che è strettamente legata a Juan e al suo strano rapporto con Berenguer.
Pedro dirige un noir dove ci sono tutte le carte in regola per catturare lo spettatore, e ci riesce immensamente, è un film dell'anima, passionale, dove la vendetta è l'unico cardine che unisce i personaggi facendoli cadere nella sua trappola, le carte in tavola saranno ben chiare alla fine, dove si scoprirà anche la verità sulla fine di Ignacio.
Un film potente, lacerante, un capolavoro in cui Pedro dimostra tutta la sua critica nei confronti della chiesa cattolica che predica bene e razzola male, lasciando che lo spettatore capisca che i preti in realtà non sono fatti per essere educatori, e ha ragione, perchè grazie ai loro limiti dettati dalla religione non danno ai loro alunni la possibilità di guardare oltre i crismi religiosi.
In conclusione un film lontano dalle pellicole che ha fatto in precedenza, anni luce direi, eppure si avvicina molto di più dall'essere un capolavoro assoluto, potrei dire un piccolo capolavoro, un cult, di quelli di cui non ti stanchi mai, grazie a una regia sensibile e acuta, e a un cast di attori meraviglioso, a prima vista potrebbe sembrare eccessivo ma non lo è, nonostante scene gay e di travestitismo, è il film che è così, e sono scene perfettamene integrate tra loro, come se Pedro volesse dire cos'è il peccato l'omosessualità o la pedofilia dei preti? Perchè essere intolleranti con i gay, quando i preti avvolte commettono peccati ben più gravi? Soprattutto in questo film.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
Cavolo, ma lo sai che ero convinta di averlo visto? Sarà il titolo che mi è piaciuto da subito e l'ho ripetuto più volte nel corso della mia vita, ma ora che leggo la tua recensione mi rendo conto che no...la mala educaciòn non l'ho mai visto! E stavolta è imperdonabile!
RispondiEliminaDevo rimediare quanto prima!
dai veditelo XD poi mi dici se ti è piaciuto ^^
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