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Le idi di Marzo

Il ritorno di George Clooney al cinema non poteva essere che con un film polemico, sul dietro le quinte delle primarie per eleggere il presidente degli stati uniti, il tutto raccontato attraverso lo sguardo di Stephen Meyers, (Ryan Gosling) l'addetto stampa del governatore  Mike Morris (George Clooney), e si trova implicato in una storia di bugie e ricatti, per far cadere Morris, che dal canto suo ha una storia con una stagista che ha messo incinta (Evan Rachel Wood) e che per la vergogna che la cosa si sappia si suiciderà. Il film è uno spietato ritratto sulla corruzzione del potere e sul modo in cui si schiacciano gli altri pur di arrivare alla poltrona, non importa se si usano mezzi leciti o illeciti, non importa nulla, la cosa più importante è il potere, per questo il film mostra come la parola democrazia oggi sia svuotata del tutto, e che non abbia valore alcuno, Stephen conoscerà di persona i loschi meccanismi del potere, all'inizio cercherà di condannarli e farà in modo di migliorare le cose, ma alla fine capirà che non ne vale la pena, perchè il mondo non cambia dall'oggi al domani. E' un George Clooney particolarmente ispirato che dirige questo film negli anni in cui Obama è presidente, un opera interessante che mostra una certa maturità espressiva, che già aveva fatto capolino in un film come Good Night and Good Luck prossimamente alla fabrica, ma qui Clooney si spinge oltre, se allora era la televisione a smascherare il potere grazie all'informazione, adesso è il dietro le quinte della politica a mostrare tutto il suo marcio, e poco importa se a pagarne le conseguenze sia una vita umana, poco importa se a giocare con Stephen sia un altro addetto stampa di un altro politico, Stephen è dentro un gioco più grande di lui, e non tarderà a carpirne le conseguenze, e questa volta la imparerà la lezione? O si limiterà a ridurne i danni per l'immagine del candidato che sostiene? Le idi di Marzo segna il ritorno alla regia di George Clooney e al cinema di Ryan Gosling già ammirato quest'anno in Drive e nella commedia divertente Crazy Stupid Love, e direi che non sbaglia un film, con questo fa un ulteriore salto di qualità dimostrando di saper scegliere i copioni e i film giusti. D'altro canto anche la regia di Clooney non scherza affatto, spietata, lucida, a tratti fredda, come del resto è freddo il mondo che deve rappresentare, in conclusione, un film magistrale, un opera amara e spietata sui retroscena del potere.
DA COLLEZZIONARE.

                                                              


Commenti

  1. gran bel film, ennesima conferma per Clooney che oltre ad esser un grande attore dietro la mdp ci sa fare!

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  2. io lo preferisco più come regista, anche se da attore ha fatto prove interessanti, tra le mie preferite ci sono i film con i Coen, imperdibili ^^

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  3. Clooney credo abbia finito di dimostrare che non è solo sorrisi, pubblicità e sex-appeal. Bel film.

    (E' la mia prima volta su questo blog, complimenti)

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  4. si è vero, benvenuto alla fabrica e grazie per i complimenti ^^

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