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E siamo giunti al film di Almodovar più sentito, più emozionale, apparte Tutto su mia madre che è un sentito omaggio alla categoria materna, e una dedica  a sua madre, qui Pedro si spinge oltre, e dirige un film con un cast quasi prevalentemente femminile, tra le protagoniste Penelope Cruz, che ricorda le attrici italiane, dalla Loren alla magnani e alla Cardinale, facendo un sentito omaggio cinefilo alle dive dell'epoca, infatti la scollatura di Raimunda ricorda molto la loren di film come Ieri oggi e domani. E' un film sentito, che mostra donne forti, coraggiose, vere, ecco le donne mostrate per come sono, con i loro segreti rinchiusi infondo al cuore, il loro coraggio, i loro rimpianti, in questo film c'è anche Carmen Maura che torna a lavorare con Pedro dopo il bellissimo Donne sull'orlo di una crisi di nervi.
Il film racconta di due sorelle, Raimunda, che deve combattere ogni giorno, con un marito spocchioso ed egoista, Paco in cui scopriremo che si vuole fare Paula, sua figlia, e che in realtà non è il padre della ragazza, e chi è il padre della ragazza? Scopriamo che sua madre è morta in un incendio accanto al padre, ma c'è qualcosa che non torna, la madre di Agustina è sparita, dopo quel giorno e non ha fatto più ritorno, cosa sarà mai successo? Scopriremo che la realtà è molto più agghiacciante di quanto appare, e che il titolo è un riferimento al passato che ritorna e riporta alla luce segreti nascosti e inconfessati, tenuti in un cassetto chiuso a chiave, infondo al cuore, scopriamo che infondo certi delitti, è bene tenerli chiusi a chiave, se i loro autori sono le vittime delle persone che sono andate via. Sol, invece fa la parrucchiera abusiva, ed è la prima ad accorgersi che sua madre è ancora viva, e la ospita dicendo a tutti che è una russa poveretta, nascondendo la verità, anche Raimunda prenderà una decisione per salvare la sua piccola, dopo che questa ha ucciso casualmente Paco per difesa dopo che lui ha cercato di farsela durante l'assenza di sua madre dicendole che in realtà non è suo padre.
Ma la verità è dura da digerire, e ben presto bisogna affrontarla, anche se ci fa male, anche se può far nascere rancori che poi vengono spazzati via.
Una delle scene migliori del film è quando Raimunda canta e Irene sua madre si emoziona sentendola cantare, durante quella scena accadono cose che non possono essere spiegate con parole semplici, per capirlo bisogna guardare quella scena in cui l'amore di una madre per la propria figlia esplode e tutto il resto sparisce se messo a confronto con tutto quanto.
Sono donne coraggiose, ora vittime, ora complici, che Pedro mostra con una maturità e sincerità senza pari, ecco un altro capolavoro del grande maestro spagnolo, che regala al suo pubblico, e non è da tutti raccontare l'animo femminile in maniera così spudoratamente sincera, malgrado le loro azioni che possono essere messe in discussione, non ti viene mai voglia di giudicarle, o di punirle, ma al contrario cerchi di comprendere il tutto, che infondo, noi donne, nella vita dobbiamo combattere con tante cose, e dobbiamo dimostrare le palle avvolte scusando il termine, e avere il coraggio di affrontare tutti i dolori di questo mondo.
Un film magistrale, in cui Pedro fa un altro salto di qualità riunendo due sue muse Penelope Cruz e Carmen Maura in un unico abbraccio, dove l'amore madre e figli viene mostrato per quello che è ed è capace anche di perdonare azioni che per molti sarebbero imperdonabili.
CAPOLAVORO.


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