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Millennium uomini che odiano le donne

Dalla saga Millennium, che si è conclusa con La regina dei castelli di carta, e che ben presto la trilogia sarà presente alla fabrica, ecco il remake americano del primo capitolo, uomini che odiano le donne.
Con questo film inizia la rassegna monografica dedicata a questo regista, oggi è il turno della sua ultima pellicola, uscita da pochi giorni nelle sale, ho visto anche il film originale, di cui questo anche se è remake non ne scalfisce l'ombra, anzi, è un film a parte.
E per un regista che è al suo primo remake direi che confrontarsi con una pellicola di successo è sempre un rischio, che lui ha accolto dirigendolo secondo la sua visione, dando personalità all'opera, che, tralasciando il romanzo che non ho letto, è tutt'altro che superficiale, è  un opera interessante.
La pellicola originale era piuttosto coraggiosa, in questo film manca la scena d'amore lesbo tra lisbeth e la sua ragazza, Fincher ha voluto concentrarsi più sui contenuti oltre che con la personalizzazione dei personaggi come ha fatto il regista della pellicola originale.
Personalmente mi sono piaciuti Rooney Mara e Daniel Craig, anche se nella pellicola originale gli attori che interpretano i loro ruoli li ho trovati più coinvolgenti nelle loro interpretazioni.
Una pellicola che è un giallo incentrato su una famiglia che ha oscuri segreti, i cui componenti non si parlano più, vivono separati distinti, forse a causa della scomparsa di Harriet, tanti anni fa, di cui non si sa se la ragazza sia morta, perchè è sparita del tutto, allora il patriarca Henrik Vagner, chiama il giornalista Mikael Blomkvist, che lavora alla rivista Millennium, a investigare su quanto è accaduto parecchi anni prima a sua nipote, le ricerche si fanno dense e difficili, e più avanti vanno le indagini, più si scoprono gli scheletri nell'armadio e alcuni versetti della bibbia legati a degli omicidi, le cui vittime sono delle donne, si scava, e si ricerca, ma la soluzione è assai difficile da trovare, l'unica soluzione è affidarsi a Lisbeth Salander, una Hacker, che in passato si è intrufolata nel pc di Mikael, lui le fa una proposta, e lei accetta, ma anche Lisbeth ha una storia tragica alle spalle, il suo tutore muore e viene rimpiazzato da un avvocato che abusa di lei, ma lei è pronta a dargli una lezione che non dimenticherà tanto facilmente, insieme si mettono sulle tracche di Harriet, e scopriranno una verità raccapricciante.
Rispetto al film originale ci sono scene che non sono presenti nel film diretto da Niels Arden Oplev, Fincher decide di concentrarsi più sul succo che anche sui personaggi, dando una impronta più hichcockiana al film che di per se è un pregio da non trascurare, la sua regia tiene testa allo spettatore catturando la sua attenzione dall'inizio alla fine, il che non guasta mai, e per un remake direi che è più un pregio che un difetto.
In conclusione, un ottimo film con un cast di attori che sanno tenere alta l'attenzione, menzione speciale a Stellan Skarsgard, attore svedese, che qui interpreta un membro della famiglia Vagner, che in apparenza è molto disponibile ad aiutare Mikael ed è un personaggio importantissimo per scoprire la verità della scomparsa di Harriet.
DA COLLEZIONARE.


Commenti

  1. A me è piaciuto più questo rispetto la prima versione svedese:)nonostante la buonissima interpretazione di Noomi Rapace, anche Rooney Mara, l'ho trovato convincente nel ruolo di Lisbeth, infatti è canidata come miglior attrice:)

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  2. si si anche questo remake è un ottimo film Fincher è stato bravo e ha dato una visione personale all'opera :)

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