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In Time

Andrew Niccol ritorna al cinema, con una pellicola dal sapore Dickiano, che ricorda molto Gattaca soprattutto per la struttura della trama, in un futuro prossimo gli uomini nascono programmati, con il tempo che gli resta da vivere che scorre nel loro braccio, l'umanità è divisa, da un lato abbiamo gli eletti, persone con un tempo di vita praticamente illimitato, e dall'altro i semplici umani, persone che possono vivere per un massimo di 25 anni, e il tempo viene usato un po' come una moneta di scambio,  tranne alcuni ladri del tempo che devono rubare ad altri il tempo per poter vivere di più, il protagonista è Will Salas (J Timberlake), che scoprirà tutto ciò la sera in cui incontrerà un ragazzo che verrà cercato da dei gangster che gli vogliono sottrarre il tempo che gli resta da vivere, ma il giovane riesce a scappare grazie all'aiuto di Will e gli regala il tempo che gli resta da vivere ovvero 110 anni, quando si vede morire tra le braccia sua madre, perchè non ha fatto in tempo a prendere l'autobus, decide di fare le cose a modo suo, va da un suo amico e gli regala dieci anni di vita, poi si imbatte nel quartiere dei ricchi, che sono le persone che hanno praticamente una vita illimitata, e qui incontra Sylvia Weis, (Amanda Seyfried),  figlia di un miliardario, che le aprirà gli occhi sulla situazione del mondo, e insieme faranno in modo di prendere in una banca un timer con un tempo superiore al milione di anni, non prima di aver affrontato il padre della ragazza, che era a conoscenza di quel tesoro, ma dovranno fare i conti con il custode del tempo, che sarà per loro una spina nel fianco per i due giovani.
Andrew Niccol rifà se stesso, con un film uscito con mille polemiche e da un accusa di violazione del copyright per la trama che è praticamente identica al romanzo Pentiti Arlecchino, disse l'uomo tic tac di Harlan Ellison, e ci sono somiglianze anche con un film con Christopher Lambert uscito negli anni novanta, Absolon, pubblicità negativa per una pellicola che malgrado la regia impeccabile, ha nella struttura della trama il suo punto debole, sa tutto di già visto e già vecchio, non c'è nulla di nuovo, infatti vi sono molte somiglianze con un altra pellicola di Niccol, ma migliore Gattaca, mentre lì, l'umanità era di visa in validi e non validi, qui è divisa in mortali e immortali, il gioco si ripete, solo con una trama differente, che nulla ha a che vedere con l'innovazione cinematografica, un film che non aggiunge nulla di nuovo, peccato.





Commenti

  1. Non avendo visto i film che hai citato mi é sembrato un buon film con un buono spunto iniziale ma uno sviluppo non eccezionale...

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  2. Come Affari nostri anche io non ho visto i film citati, quindi per me è stato tutto nuovo e l'ho trovato davvero molto interessante!!!
    L'idea del tempo è denaro viene messa in scena alla perfezione.
    Sono stata attaccata allo schermo per tutto il film...allo scadere dei secondi ero trepidante.

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