Ultimo appuntamento con la rassegna di George Romero, e per chiudere in bellezza, questa settimana, ecco l'ultimo film, diretto a quattromani con nientepopodimeno che Dario Argento, prendendo spunto su due racconti di Edgar Allan Poe si è voluto fare un film a quattromani in cui Romero, dirige il primo episodio, che vi dico subito è una chicca imperdibile, specialmente se questo regista lo conoscete, e Argento dirige il secondo episodio.
Qual'è la prova migliore? Senza dubbio quella di Romero, io la definisco terrificante, anche se anche Dario Argento non scherza affatto, beh prima che si impantanasse in filmacci di bassa qualità almeno nel secondo episodio, ci sono tutte le sue tematiche il che non è male. Ma veniamo a noi ecco la recensione vera e propria...
Primo episodio, che è quello che ci interessa maggiormente che si chiama Fatti, nella vita del signor Valdemar, abbiamo come protagonisti una coppia di diabolici amanti, in palio c'è un ricchissimo testamento e si ci deve sbarazzare del cadavere del marito di lei, come fare? Grazie all'ipnosi di un medico che è l'amante della donna, ma ci sono delle coincidenze che giocheranno a loro sfavore, l'uomo morirà e siccome, è stato ipnotizzato, si è aperto un varco dall'aldilà e lui è tra il mondo dei vivi e quello dei morti, l'unica soluzione è svegliarlo dall'ipnosi, ma il medico ci penserà quando sarà ormai troppo tardi e la moglie sarà morta, pensate che tutto questo è finito? No amici miei, perchè se la porta si è aperta, sarà difficile chiuderla, specialmente se il medico per prendere sonno si autoipnotizza e muore nel sonno, come pensate potrà risvegliarsi?
Secondo episodio diretto da Argento il cui titolo è Il gatto nero, protagonista è un fotografo, interpretato da Harvey Keytel, che è ossessionato dalle immagini di violenza e morte, ed è sempre presente sulle scene di efferati delitti, quando muore il gatto della sua compagnia si scatena in lui una furia omicida che sarà per lui una trappola, perchè nonostante la buona volontà nel mascherare i suoi crimini, un gatto nero perseguita la sua esistenza e le bugie non avranno potere e saranno per lui una mannaia come le pedine del domino che cadono a una a una, nonostante tutti gli sforzi, alla fine non sarà facile liberarsi sia dei vicini impiccioni che dei poliziotti che alla fine scopriranno il cadavere della compagna mangiato dai cuccioli di gatto...e sarà la fine...
Bene, due grandi autori si incontrano per raccontare storie terrificanti tratte dai racconti di Edgar Allan Poe, ve lo dico subito, è un opera ambiziosa quanto intrigante, e per tutti gli amanti dell'horror non si può certamente perdere, con buona dose delle tematiche dei due autori che sono ben presenti, l'episodio migliore resta comunque quello di Romero, anche se neanche Argento scherza, il suo è l'episodio più terrificante, ma mentre Romero gioca col pubblico, Argento, cerca di raccapricciarlo, creando una dicotomia da rendere la pellicola imperdibile per ogni appassionato di cinema e di cinema di genere che si rispetti.
Forse è l'ultimo dei grandi horror, dico forse perchè ovviamente il cinema di genere è ancora da esplorare, diretto da due autori della vecchia guardia, e tutti questi novellini dovrebbero guardarlo per imparare come impaurire la gente, e mollare le telecamerine, perchè tanto quelle non servono a niente e fanno solo girare i cocomeri, bene, che altro dire? Da non perdere ovviamente.
DA COLLEZIONARE.
Qual'è la prova migliore? Senza dubbio quella di Romero, io la definisco terrificante, anche se anche Dario Argento non scherza affatto, beh prima che si impantanasse in filmacci di bassa qualità almeno nel secondo episodio, ci sono tutte le sue tematiche il che non è male. Ma veniamo a noi ecco la recensione vera e propria...
Primo episodio, che è quello che ci interessa maggiormente che si chiama Fatti, nella vita del signor Valdemar, abbiamo come protagonisti una coppia di diabolici amanti, in palio c'è un ricchissimo testamento e si ci deve sbarazzare del cadavere del marito di lei, come fare? Grazie all'ipnosi di un medico che è l'amante della donna, ma ci sono delle coincidenze che giocheranno a loro sfavore, l'uomo morirà e siccome, è stato ipnotizzato, si è aperto un varco dall'aldilà e lui è tra il mondo dei vivi e quello dei morti, l'unica soluzione è svegliarlo dall'ipnosi, ma il medico ci penserà quando sarà ormai troppo tardi e la moglie sarà morta, pensate che tutto questo è finito? No amici miei, perchè se la porta si è aperta, sarà difficile chiuderla, specialmente se il medico per prendere sonno si autoipnotizza e muore nel sonno, come pensate potrà risvegliarsi?
Secondo episodio diretto da Argento il cui titolo è Il gatto nero, protagonista è un fotografo, interpretato da Harvey Keytel, che è ossessionato dalle immagini di violenza e morte, ed è sempre presente sulle scene di efferati delitti, quando muore il gatto della sua compagnia si scatena in lui una furia omicida che sarà per lui una trappola, perchè nonostante la buona volontà nel mascherare i suoi crimini, un gatto nero perseguita la sua esistenza e le bugie non avranno potere e saranno per lui una mannaia come le pedine del domino che cadono a una a una, nonostante tutti gli sforzi, alla fine non sarà facile liberarsi sia dei vicini impiccioni che dei poliziotti che alla fine scopriranno il cadavere della compagna mangiato dai cuccioli di gatto...e sarà la fine...
Bene, due grandi autori si incontrano per raccontare storie terrificanti tratte dai racconti di Edgar Allan Poe, ve lo dico subito, è un opera ambiziosa quanto intrigante, e per tutti gli amanti dell'horror non si può certamente perdere, con buona dose delle tematiche dei due autori che sono ben presenti, l'episodio migliore resta comunque quello di Romero, anche se neanche Argento scherza, il suo è l'episodio più terrificante, ma mentre Romero gioca col pubblico, Argento, cerca di raccapricciarlo, creando una dicotomia da rendere la pellicola imperdibile per ogni appassionato di cinema e di cinema di genere che si rispetti.
Forse è l'ultimo dei grandi horror, dico forse perchè ovviamente il cinema di genere è ancora da esplorare, diretto da due autori della vecchia guardia, e tutti questi novellini dovrebbero guardarlo per imparare come impaurire la gente, e mollare le telecamerine, perchè tanto quelle non servono a niente e fanno solo girare i cocomeri, bene, che altro dire? Da non perdere ovviamente.
DA COLLEZIONARE.
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