Inizia questa settimana, una rassegna a cui tengo molto, quella dedicata a John Carpenter, il mio mito un vero maestro horror, che insieme a due geni come David Cronenberg e George Andrew Romero, formano il gruppo dei maggiori esponenti del cinema di genere internazionale, qui siamo a livelli alti signore e signori, e per il film d'esordio ho pensato bene di re-visionare Il seme della follia per poter scrivere una recensione fresca e immediata.
Bene comincia lo spettacolo, mettetevi comodi, che ora parliamo del film, in scena abbiamo uno scrittore, di successo che è in ritardo per la consegna del suo ultimo libro, il suo nome è Sutter Cane, ed è molto letto dagli amanti della letteratura horror, perchè sta ritardando nella consegna? E soprattutto dove si trova? Con questi interrogativi, l'editore della casa editrice invia John Trent un esperto in assicurazioni con una sua assistente per cercare Cane, vi dico subito che si tratta di un viaggio in cui si entra letteralmente nel mondo di Cane, come se la storia che sta scrivendo prendesse vita, infatti la realtà e la finzione si mischiano, e persino il viaggio che Cane e la donna intraprendono è strano, perchè è strano? Perchè arrivano direttamente nella cittadina fittizzia di Obb's End, luogo dove sono ambientate le vincende horror scritte da Cane e Trent sarà testimone di una brutale quanto agghiacciante perdita della lucidità che comincia con dei bambini che vengono attirati in una chiesa sconsacrata, il male si diffonde ovunque, in forma apocalittica, generando psicosi di massa, e mentre Cane scrive, appaiono mostri allucinanti, accadono omicidi insensati e tante altre cose, sarà un apocalisse senza via d'uscita, perchè il romanzo non ha una fine precisa, è come se Trent diventasse un personaggio della storia, il film comincia con Trent rinchiuso in un manicomio che spiega allo psichiatra come si sono svolti i fatti, man mano che il suo racconto va avanti, l'uomo capisce che tutto ciò che racconta non può essere la realtà, ma E' la realtà, che lo voglia o no, ormai la finzione creata da Cane, e il suo mondo, vivono in un altro piano cosmico, in cui Trent e la sua collega sono stati risucchiati, persino la donna quando entra nella chiesa rimane contagiata dal male creato da Cane rimanendo imprigionata nella storia.
Lasciatemelo dire, questo film è un capolavoro, è stato uno dei primi film di Carpenter che ho visto, e che ogni tanto rivedo sempre con piacere, la prima volta che l'ho visto ne rimasi piacevolmente impressionata, il film è curato in tutti i dettagli, la regia, la sceneggiatura, la recitazione degli attori, c'è tutto al posto giusto, ed è il film più allucinato di Carpenter, in cui si notano gli incroci tra il bene e il male che combattono nello stesso piano, tematica che si può dire è il centro del cinema di Carpenter, ma con questo film va oltre, perchè è un film che incrocia la realtà con la finzione, mischiando le carte, rimescolando i generi, questo film è come un allucinazione di massa, che si immischia con l'apocalisse e la fine del mondo e della civiltà umana, il romanzo di Cane sta al centro, e tutti i personaggi ne sono i protagonisti, e DIVENTANO letteralmente i protagonisti del film facendo un tuttuno fino a non capire dove finisce la realtà e comincia la finzione romanzesca generando una follia di massa che causerà la fine del mondo, con uno dei finali più agghiaccianti della storia del cinema di genere, che solo un genio e Carpenter lo è, poteva farlo così bene, ora che ho visto tutti i film di Romero posso dire che strizza l'occhio a Romero Carpenter, omaggiandolo con una sua personale ed inquietante visione.
CAPOLAVORO.
Bene comincia lo spettacolo, mettetevi comodi, che ora parliamo del film, in scena abbiamo uno scrittore, di successo che è in ritardo per la consegna del suo ultimo libro, il suo nome è Sutter Cane, ed è molto letto dagli amanti della letteratura horror, perchè sta ritardando nella consegna? E soprattutto dove si trova? Con questi interrogativi, l'editore della casa editrice invia John Trent un esperto in assicurazioni con una sua assistente per cercare Cane, vi dico subito che si tratta di un viaggio in cui si entra letteralmente nel mondo di Cane, come se la storia che sta scrivendo prendesse vita, infatti la realtà e la finzione si mischiano, e persino il viaggio che Cane e la donna intraprendono è strano, perchè è strano? Perchè arrivano direttamente nella cittadina fittizzia di Obb's End, luogo dove sono ambientate le vincende horror scritte da Cane e Trent sarà testimone di una brutale quanto agghiacciante perdita della lucidità che comincia con dei bambini che vengono attirati in una chiesa sconsacrata, il male si diffonde ovunque, in forma apocalittica, generando psicosi di massa, e mentre Cane scrive, appaiono mostri allucinanti, accadono omicidi insensati e tante altre cose, sarà un apocalisse senza via d'uscita, perchè il romanzo non ha una fine precisa, è come se Trent diventasse un personaggio della storia, il film comincia con Trent rinchiuso in un manicomio che spiega allo psichiatra come si sono svolti i fatti, man mano che il suo racconto va avanti, l'uomo capisce che tutto ciò che racconta non può essere la realtà, ma E' la realtà, che lo voglia o no, ormai la finzione creata da Cane, e il suo mondo, vivono in un altro piano cosmico, in cui Trent e la sua collega sono stati risucchiati, persino la donna quando entra nella chiesa rimane contagiata dal male creato da Cane rimanendo imprigionata nella storia.
Lasciatemelo dire, questo film è un capolavoro, è stato uno dei primi film di Carpenter che ho visto, e che ogni tanto rivedo sempre con piacere, la prima volta che l'ho visto ne rimasi piacevolmente impressionata, il film è curato in tutti i dettagli, la regia, la sceneggiatura, la recitazione degli attori, c'è tutto al posto giusto, ed è il film più allucinato di Carpenter, in cui si notano gli incroci tra il bene e il male che combattono nello stesso piano, tematica che si può dire è il centro del cinema di Carpenter, ma con questo film va oltre, perchè è un film che incrocia la realtà con la finzione, mischiando le carte, rimescolando i generi, questo film è come un allucinazione di massa, che si immischia con l'apocalisse e la fine del mondo e della civiltà umana, il romanzo di Cane sta al centro, e tutti i personaggi ne sono i protagonisti, e DIVENTANO letteralmente i protagonisti del film facendo un tuttuno fino a non capire dove finisce la realtà e comincia la finzione romanzesca generando una follia di massa che causerà la fine del mondo, con uno dei finali più agghiaccianti della storia del cinema di genere, che solo un genio e Carpenter lo è, poteva farlo così bene, ora che ho visto tutti i film di Romero posso dire che strizza l'occhio a Romero Carpenter, omaggiandolo con una sua personale ed inquietante visione.
CAPOLAVORO.
cominci in sicurezza questa nuova, doverosa rassegna! Con Carpenter praticamente ci sono cresciuto! Questo film è spettacolare!
RispondiEliminacondivido in pieno quello che dici ^_^
RispondiEliminail mio preferito di carpenter.
RispondiEliminaun horror sconvolgente e grandioso!
si è un film incredibile ^_^
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