Il Summer Festival si sta rivelando per me (e spero anche per voi) un occasione di scoperte interessanti, e stasera è il turno di un giovane regista, ha appena 32 anni, ma mi ha letteralmente folgorata con il suo film.
La Ragazza D'autunno racconta una storia troppo difficile da mandare giù, ma anche molto umana. Al centro ci sono due amiche, la bionda è molto alta e timidissima e soffre di crisi epilettiche.
La giovane lavora come infermiere e spesso si prende cura del figlio della sua migliore amica, ma una sera di queste, durante una crisi il piccolo muore soffocato dal peso della donna, che non riesce a controllare il suo corpo.
L'amica nonostante tutto le sta vicino, anche perché lei nel frattempo le ha mentito dicendo che il bambino è morto nel sonno, per non darle dispiacere.
Il rapporto tra le due donne diventa simbiotico perché l'amica vuole un altro figlio per sopperire alla mancanza del piccolo appena morto, e scopre che non può più avere figli a causa di una ferita di guerra, la seconda ci prova e anche lei si pensa che non possa averne.
Il film narra il legame che si crea attraverso il dolore della perdita del bambino, e della sofferenza per le crisi epilettiche della protagonista.
Entreranno così in simbiosi da rendere empatico qualsiasi sentimento si crei in loro.
Una persona potrebbe pensare aho, tu mi hai ucciso il figlio dimenticati di me, invece no, il legame che si crea è molto empatico, e lo diviene talmente tanto da fare capire alle protagoniste che devono contare l'una sull'altra per continuare a vivere.
Katemir Bagalov non lo conoscevo, e devo dire che con questo film si è rivelato un autore interessante e senza dubbio da conoscere.
Arriverà anche la sua opera prima, nel frattempo, il summer festival continua con la prossima recensione, stay tuned.
Buona Visione.
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