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Boiling Point - I Nuovi Gangster

 

Sapete che vi dico? E cominciamola la rassegna dedicata a Takeshi Kitano, però state pur certi che non ho dimenticato gli altri che ho messo in pausa, ritorneranno entro la prossima settimana lo prometto.
Intanto parliamo di Boiling Poing, opera numero due del grande regista giapponese.

Masaki, un giovane appassionato di Baseball, lavora come benzinaio, e un giorno si ribella alle assurde pretese di un membro della yakuza, egli cerca di rimediare e chiede aiuto al suo allenatore, ma anche l'allenatore ha un vecchio debito con l'organizzazione, e al giovane non resta che chiedere a un altro boss, questa volta più pericoloso perché psicopatico, ma si prende a cuore il torto subito da Masaki e i suoi amici.
Nel frattempo, comincia una guerra contro un altra cellula della yakuza, che finirà per ucciderlo.
Tocca a Masaki la resa dei conti, e non sarà affatto facile...

Il cinema di Takeshi Kitano è fatto di violenza, di scene disturbanti, di criminali, di poliziotti giustizieri e chi più ne ha più ne metta.
Qui ci troviamo di fronte al suo secondo film da regista, e, anche se non è all'altezza della trilogia di Outrage, si tratta comunque di un ottimo film, da molti considerato il suo secondo film d'esordio, per via che Violent Cop ai botteghini è stato un fiasco perché nessuno si aspettava un thriller diretto da un attore comico.
Eppure, anche questa sua opera seconda, seppur non tocca i vertici del capolavoro, ha in se tutte le tematiche che arriveranno in futuro coi suoi film, soprattutto quelli dedicati alla Yakuza.
Un ottimo film, questo senza ombra di dubbio, capace di incollarti alla poltrona, grazie al sapiente uso delle scene d'azione, e alla conoscenza delle bande criminali giapponesi.
Insomma Kitano sa benissimo di cosa sta parlando, e ce lo narra alla sua maniera, in modo spiccio e sincero, cosa volete in più?
Un film cazzuto, perché Kitano è un regista cazzuto, e state pur certi che il viaggio nel suo cinema sarà sorprendentemente incredibile.
Buona Visione.






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