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Restless - L'amore che resta

Film che parla del confine tra la vita e la morte, degli affetti, dell'amore  e soprattutto del trauma delle persone che lasciano il nostro mondo e la difficoltà di chi resta a continuare a vivere, diretto da uno straordinario Gus Van Sant, che con questo film comincia una rassegna cinematografica che vi terrà compagnia ogni venerdì da questa settimana, in assoluto stato di grazia, e lo si nota scena dopo scena, la freschezza con cui è stato girato il film la si percepisce per tutta la durata, il film e mi sembra il caso di dirlo, è uno di quei piccoli ma grandi oggetti che ogni cinefilo vorrebbe degustare piacevole, fa riflettere sul senso della vita, Van Sant omaggia forse Harold e Maude? Pellicola piuttosto simile ma anche se differente, in quanto i due protagonisti della pellicola cult di Hal Hashby sono  un giovane che va ai funerali che si innamora di una vecchia che gli  fa ritrovare il gusto per la vita, qui il protagonista Enoch, che vive sempre con il dolore per la perdita dei suoi genitori, dolore che non è riuscito a superare, incontra Annabel, una ragazza malata di tumore che ha bisogno di continue trasfusioni, sarà per lui un viaggio alla ricerca di se stesso, e troverà il coraggio di superare il dolore per la morte dei suoi genitori grazie al fatto che lui si innamora di Annabel, e capirà quanto importante sia il valore della vita, e soprattutto dell'amore.
Un film che a dispetto delle tematiche pessimistiche l'ho trovato molto ottimista, sincero, semplice e schietto, ma anche naturale e realistico nel descrivere la nascita dell'amore e il bello della vita, perchè la vita la si vive, la morte è solo il passaggio a un altra vita, e Van Sant lo descrive in maniera lucida, sincera, e parla al suo pubblico raccontando la sua storia, che è tratta da una piece teatrale dell'attore Jason Lew, concepita per il teatro, ma tradotta per il grande schermo grazie all'interessamento di Bryce Dallas Howard che è stata collega di college di Lew, e che ha prodotto il film grazie alla Image entertainment di proprietà di suo padre e Brian Grazer, nonostante ciò Van Sant non rinuncia al gusto di portare sullo schermo una storia bellissima che mi ha tenuto piacevolmente incollata allo schermo nei quasi novanta minuti di film.
E' un film che trasmette la maturità del suo autore, Van Sant ha voluto fare un film semplice e ci è riuscito in pieno, tra le scene migliori cito quella del cimitero in cui Anoch vuole fare a pezzi la tomba dei suoi genitori e urla, sbraita perchè non è riuscito a dargli l'ultimo saluto, quella scena è il culmine del film, ma è anche una catarsi che serve al giovane per ricominciare il suo cammino e andare avanti nella vita.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE




Commenti

  1. Ne ho parlato anche io tempo fa (L'amore che resta)
    Davvero un film delizioso, che nonostante il tema non rattrista troppo, anzi, come dici anche tu è ottimista.

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  2. si direi che è un piccolo capolavoro :)

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  3. eh, già dall'intestazione del blog si capisce che ti è piaciuto parecchio :)
    Comunque confermo in toto quello che dici, anche io l'ho trovato sincero e semplice. La cosa più importante poi è che riesce sempre ad essere molto naturale. Grande film!

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  4. e io direi grande Gus Van Sant uno degli autori americani + interessanti della sua generazione ^_^

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  5. Un film incantevole, emozionante e semplicemente bello! http://incentralperk.blogspot.it/2012/02/lamore-che-resta.html

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  6. si poi si distanzia dalla classica commedia romantica, e ha il tocco tipico dell'occhio di Van Sant, un film originale che ha rimandi con Harold e Maude ma sono vaghi...

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