Che Woody Allen sia un appassionato di musica è cosa ben nota, che racconti l'era delle radio ambientando il suo film niente meno negli anni trenta è qualcosa di unico e nuovo.
Il film è tutto incentrato su una famiglia, il cui padre lavora alla radio, e ascoltando alla radio - allora - si conosceva la vera musica, classici del jazz, del pop e tanto altro.
Woody Allen rievoca quei tempi storici, in cui ancora l'apparecchio televisivo era di la a venire e l'unica compagnia di una famiglia era la radio.
Il film ha il sapore di un ricordo d'infanzia di Allen, i cui protagonisti usano la radio come un mezzo per sfuggire alla realtà, ascoltando le trasmissioni musicali o di gossip su personaggi famosi.
Il figlio più piccolo, viene ispirato con le storie che la radio racconta, come The shadow che lo portano a fantasticare con la sostituzione del suo insegnante, o sulle stelle del cinema o anche la seconda guerra mondiale.
E' un film nostalgico e adulto, che mostra un Woody Allen in veste di Autore cinematografico con la A maiuscola, ispiratissimo e sincero nel mostrare i personaggi esattamente come sono, e soprattutto la capacità di abbandonarsi alla fantasia sfuggendo a ciò che ci circonda, anche solo ascoltando una canzone.
Un opera maiuscola, un piccolo grande film lo definirei, e secondo me è uno dei migliori, più autentici e onesti che abbia mai girato.
La radio, diventa non solo un piccolo elettrodomestico, ma anche un motivo per poter rendere la vita più leggera e piacevole, senza mai dimenticare le mille contraddizioni della vita.
Bellissima la colonna sonora con brani d'epoca, come spesso accade in ogni film di Woody Allen; e c'è anche una variopinta lista di attori più o meno famosi, che danno volto e voce ai protagonisti del film.
Sceneggiatura originale e spigliata, che tocca si la nostalgia, ma allo stesso tempo non ne rimane ingabbiata, riuscendo a risultare nuova con un soggetto ambientato in un epoca passata.
CAPOLAVORO.
Il film è tutto incentrato su una famiglia, il cui padre lavora alla radio, e ascoltando alla radio - allora - si conosceva la vera musica, classici del jazz, del pop e tanto altro.
Woody Allen rievoca quei tempi storici, in cui ancora l'apparecchio televisivo era di la a venire e l'unica compagnia di una famiglia era la radio.
Il film ha il sapore di un ricordo d'infanzia di Allen, i cui protagonisti usano la radio come un mezzo per sfuggire alla realtà, ascoltando le trasmissioni musicali o di gossip su personaggi famosi.
Il figlio più piccolo, viene ispirato con le storie che la radio racconta, come The shadow che lo portano a fantasticare con la sostituzione del suo insegnante, o sulle stelle del cinema o anche la seconda guerra mondiale.
E' un film nostalgico e adulto, che mostra un Woody Allen in veste di Autore cinematografico con la A maiuscola, ispiratissimo e sincero nel mostrare i personaggi esattamente come sono, e soprattutto la capacità di abbandonarsi alla fantasia sfuggendo a ciò che ci circonda, anche solo ascoltando una canzone.
Un opera maiuscola, un piccolo grande film lo definirei, e secondo me è uno dei migliori, più autentici e onesti che abbia mai girato.
La radio, diventa non solo un piccolo elettrodomestico, ma anche un motivo per poter rendere la vita più leggera e piacevole, senza mai dimenticare le mille contraddizioni della vita.
Bellissima la colonna sonora con brani d'epoca, come spesso accade in ogni film di Woody Allen; e c'è anche una variopinta lista di attori più o meno famosi, che danno volto e voce ai protagonisti del film.
Sceneggiatura originale e spigliata, che tocca si la nostalgia, ma allo stesso tempo non ne rimane ingabbiata, riuscendo a risultare nuova con un soggetto ambientato in un epoca passata.
CAPOLAVORO.
musica + woody allen...
RispondiEliminaprima o poi devo recuperarlo!
fallo, ti conquisterà :)
EliminaMai visto ma devo rimediare assolutamente!
RispondiEliminaPassa dal mio blog se ti va
http://lovedlens.blogspot.it
M.
Da vedere! Adoro Woody Allen, ma questo non l'ho ancora visto!
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