The Ring, lo conoscete vero? Ma si il film con Naomi Watts uscito diversi anni fa, ecco quello che sto per recensire è il film originale.
Esattamente è un film che ha molte differenze rispetto all'opera di Gore Verbinski.
Innanzitutto il colpevole è differente in questo film rispetto al remake americano, poi la figura ambigua della madre che crea molta tensione e una maledizione che può solo essere spezzata ascoltando cosa è successo a Sadako.
Tra una settimana morirai, sembra l'inizio di una leggenda metropolitana abbastanza verosimile, non a caso il film è tratto dal romanzo di Koj Suzuki, considerato lo Stephen King giapponese.
In giappone questo film ha dato inizio al filone del J-Horror, che ha tanto da insegnare ai cineasti occidentali, ormai capaci solo si replicare invece che di inventare.
Ve lo dico subito: Che film!!!
Non c'è nulla nulla che viene lasciato al caso, Hideo Nakata è riuscito a creare un film capace di stenderti dal panico, sfido chiunque a vedere Sadako che esce dalla tv e restare tranquilli.
Una trama intricatissima ma capace di tenerti incollato alla poltrona dall'inizio alla fine, e un mistero quello della morte di Sadako, che deve essere risolto, ma come fare?
Ci pensa una giornalista che deve lottare contro il tempo per capire come deve salvare suo figlio, e vede morire anche il suo ex compagno per via di quella cassetta.
Ringu non è un semplice horror, ma bisogna decifrarlo e indagare su quella che sembra una banale cassetta capace di portare un presagio di morte a chi la trova, trovare una via d'uscita non sarà facile.
Anche se forse lo spirito di Sadako vuole solo essere ascoltata e la sua storia tramandata, affinchè possa trovare la pace.
Il film è tutto psicologico, e non è mai gratuito o superficiale, lo spettatore viene coinvolto nella decifrazione del mistero e di conseguenza lo spezzare della maledizione.
Un cult assoluto, che alla sua uscita in patria ha superato negli incassi il megablockbuster di Matrix, e ha dato vita a una serie di rappresentazioni, serie tv etc etc...che hanno portato il personaggio di Sadako a icona horror.
DA NON PERDERE
Esattamente è un film che ha molte differenze rispetto all'opera di Gore Verbinski.
Innanzitutto il colpevole è differente in questo film rispetto al remake americano, poi la figura ambigua della madre che crea molta tensione e una maledizione che può solo essere spezzata ascoltando cosa è successo a Sadako.
Tra una settimana morirai, sembra l'inizio di una leggenda metropolitana abbastanza verosimile, non a caso il film è tratto dal romanzo di Koj Suzuki, considerato lo Stephen King giapponese.
In giappone questo film ha dato inizio al filone del J-Horror, che ha tanto da insegnare ai cineasti occidentali, ormai capaci solo si replicare invece che di inventare.
Ve lo dico subito: Che film!!!
Non c'è nulla nulla che viene lasciato al caso, Hideo Nakata è riuscito a creare un film capace di stenderti dal panico, sfido chiunque a vedere Sadako che esce dalla tv e restare tranquilli.
Una trama intricatissima ma capace di tenerti incollato alla poltrona dall'inizio alla fine, e un mistero quello della morte di Sadako, che deve essere risolto, ma come fare?
Ci pensa una giornalista che deve lottare contro il tempo per capire come deve salvare suo figlio, e vede morire anche il suo ex compagno per via di quella cassetta.
Ringu non è un semplice horror, ma bisogna decifrarlo e indagare su quella che sembra una banale cassetta capace di portare un presagio di morte a chi la trova, trovare una via d'uscita non sarà facile.
Anche se forse lo spirito di Sadako vuole solo essere ascoltata e la sua storia tramandata, affinchè possa trovare la pace.
Il film è tutto psicologico, e non è mai gratuito o superficiale, lo spettatore viene coinvolto nella decifrazione del mistero e di conseguenza lo spezzare della maledizione.
Un cult assoluto, che alla sua uscita in patria ha superato negli incassi il megablockbuster di Matrix, e ha dato vita a una serie di rappresentazioni, serie tv etc etc...che hanno portato il personaggio di Sadako a icona horror.
DA NON PERDERE
per una volta ho preferito il remake, secondo me meglio recitato a realizzato.
RispondiEliminaquesto non è male, ma mi ha spaventato di meno
ah si? In effetti il remake ha + atmosfera...ma la scena di sadako che esce dal televisore e guarda con gli occhi spalancati la sua vittima fa gelare il sangue brrr!!!
EliminaIo invece preferisco l'originale, così come ho preferito Ju-On rispetto a "The Grudge". Di Ring vale la pena recuperare anche il prequel e il sequel. Sono vere pietre miliari (anche se ormai questo genere di J-Horror, va detto, è stato ormai abusato e stra-abusato)
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