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Perduto Amor

Il debutto alla regia di uno dei cantautori più importanti siciliani...Franco Battiato autore di molti album importanti capace di spaziare in diversi generi musicali con una sua precisa impronta autoriale, come è stato?
Semplicemente fantastico.
Contrariamente alla musica il film è un opera semplice, fortemente autobiografica, che narra la storia di un giovane siciliano e la sua passione per l'arte e la musica e il suo incontro con un uomo da cui imparerà molto.

E' un film che ho sentito molto vicino in quanto anche io condivido le necessità di crescere e imparare dagli altri, sin da quando ero una ragazzina.
Infatti mentre tutto il resto si unisce alla massa per fare altre esperienze, io invece sentivo la necessità di cresscere interiormente, di cercare me stessa, come il protagonista del film.
Ed è sorprendente la capacità del regista nonostante sia il suo esordio,  di riuscire ad aprire la porta al pubblico per fare visionare il film, ed è capace di parlare in maniere semplice e diretta, cosa che pochi registi esordienti sanno fare.
In questo film ha messo esattamente se stesso, e la cosa che più colpisce è la sua straordinaria capacità di esporre con semplicità anche i concetti più complessi per farli capire al pubblico che visiona il film.

Scritto con il filosofo Manlio Sgalambro che appare alla fine del film in un breve cameo, il film è il viaggio di crescita spirituale del protagonista, interpretato da Corrado Fortuna che ha la stessa identica faccia di Battiato, segno che il regista ha parlato di se stesso in questo film.
E' il viaggio nostalgico verso un epoca che non c'è più, soprattutto all'inizio, dove si vede una sicilia solare e intellettuale, bella la scena iniziale dove si parla del festival di Sanremo con il protagonista da piccolo Ettore Corvaja che sin dalla fanciullezza è seguito da un noto aristocratico siciliano che ne intuì il suo talento e le potenzialità, fino ad avvicinarlo alla scrittura e alla musica, per arrivare ad un gruppo esoterico nell'italia del boom economico.
Infatti il film si suddivide in diverse parti che ne raccontano il percorso artistico di questo giovane alla ricerca di se.
Non posso fare altro che invitarvi a guardare questo film.
Voto: 7 e 1/2


Commenti

  1. Di Battiato come regista ho visto solo "Niente è come sembra" e... beh, era stato strano forte. Questo sembra decisamente più accessibile :)

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