Spesso e volentieri si confonde il cinema con le fiction...io...e spero di sbagliarmi, credo invece siano due linguaggi distinti e separati.
La fiction televisiva si estende su precisi canoni perchè deve attirare il maggior numero di spettatori possibili per fare audience, il cinema, specie se è quello che esce nei festival cinematografici cerca la critica, e un numero ristretto di persone che lo apprezzano.
Non conosco il cinema di Mario Martone, e parlare del suo cinema specialmente dopo aver visionato questo film che è il primo che vedo, mi sembrerebbe fuorviante perchè si etichetterebbe lo stile di chi lo ha diretto, quindi mi esprimo soltanto su quello che questo film mi ha lasciato.
Punto primo: Questa recensione vi può sembrare di parte perchè sin da piccola ho ammirato molto il poeta Giacomo Leopardi soprattutto per averlo studiato a scuola.
Il film si basa sulla biografia del celebre poeta, che sin da piccolo mostra un attitudine alla scrittura che è molto differente dal classico mondo bigotto del padre, che da troppa attenzione alla chiesa.
Nella sua vita conoscerà parecchi personaggi che lo aiuteranno nel suo cammino di ricerca interiore e spirituale che lo porterà ad allontanarsi dalla casa paterna, e lo porteranno ad essere povero, onde riuscire a realizzare i suoi sogni.
Nonostante il blocco dello scrittore, riuscirà a risolvere la sua situazione grazie al Vesuvio, che erutterà e gli darà l'ispirazione giusta per una sua poesia.
Come ho detto io è un film affascinante, ma non è per tutti, bisogna saper osservarlo per riuscire ad apprezzarlo, e non è roba da tutti.
Comuque sia ho apprezzato molto la regia di Mario Martone con questo film molto ricercato, acuto e profondo, se tutto il cinema italiano fosse così, avremmo salvato la qualità, piuttosto che le casse delle majors di casa nostra.
Nonostante tutto devo dire che il film presenta diversi difetti, che lo allontanano dall'essere un grande film.
Il ritmo è lento, e si rischia di non prestare molta attenzione alla trama e ai personaggi, che ci sfuggono di mano, segno di una regia che cerca di essere introspettiva, la narrazione è piuttosto scorrevole ma non troppo, come se il regista avesse paura di esprimersi, ma perchè?
Resta comunque un film imperfetto, che nonostante tutto è capace di suscitare interesse, ma forse è proprio questa la sua forza interiore.
Voto: 7
La fiction televisiva si estende su precisi canoni perchè deve attirare il maggior numero di spettatori possibili per fare audience, il cinema, specie se è quello che esce nei festival cinematografici cerca la critica, e un numero ristretto di persone che lo apprezzano.
Non conosco il cinema di Mario Martone, e parlare del suo cinema specialmente dopo aver visionato questo film che è il primo che vedo, mi sembrerebbe fuorviante perchè si etichetterebbe lo stile di chi lo ha diretto, quindi mi esprimo soltanto su quello che questo film mi ha lasciato.
Punto primo: Questa recensione vi può sembrare di parte perchè sin da piccola ho ammirato molto il poeta Giacomo Leopardi soprattutto per averlo studiato a scuola.
Il film si basa sulla biografia del celebre poeta, che sin da piccolo mostra un attitudine alla scrittura che è molto differente dal classico mondo bigotto del padre, che da troppa attenzione alla chiesa.
Nella sua vita conoscerà parecchi personaggi che lo aiuteranno nel suo cammino di ricerca interiore e spirituale che lo porterà ad allontanarsi dalla casa paterna, e lo porteranno ad essere povero, onde riuscire a realizzare i suoi sogni.
Nonostante il blocco dello scrittore, riuscirà a risolvere la sua situazione grazie al Vesuvio, che erutterà e gli darà l'ispirazione giusta per una sua poesia.
Come ho detto io è un film affascinante, ma non è per tutti, bisogna saper osservarlo per riuscire ad apprezzarlo, e non è roba da tutti.
Comuque sia ho apprezzato molto la regia di Mario Martone con questo film molto ricercato, acuto e profondo, se tutto il cinema italiano fosse così, avremmo salvato la qualità, piuttosto che le casse delle majors di casa nostra.
Nonostante tutto devo dire che il film presenta diversi difetti, che lo allontanano dall'essere un grande film.
Il ritmo è lento, e si rischia di non prestare molta attenzione alla trama e ai personaggi, che ci sfuggono di mano, segno di una regia che cerca di essere introspettiva, la narrazione è piuttosto scorrevole ma non troppo, come se il regista avesse paura di esprimersi, ma perchè?
Resta comunque un film imperfetto, che nonostante tutto è capace di suscitare interesse, ma forse è proprio questa la sua forza interiore.
Voto: 7
Non è facile raccontare la vita di Leopardi, davvero non è facile
RispondiEliminaBravo Germano, uno dei migliori se non il migliore in Italia
Eccessivo l'episodio napoletano (ma come si fa a essere napoletani e non esagerare?)