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L'incredibile storia dell'isola delle rose

 

Dopo aver esordito con la trilogia Smetto quando voglio torna sugli schermi di Netflix stavolta Sydney Sibilia con un film ambientato niente di meno che nel 1968, quando un uomo crea un prefabricato chiamato l'isola delle rose, trasformandolo in uno stato indipendente e per questo motivo ha avuto problemi con lo stato italiano, anche se questo prefabbricato era fuori dai confini dell'Italia.
Uno dei film più intriganti di questi ultimi giorni, questo senza ombra di dubbio, la cosa che sorprende maggiormente è che sia una storia vera.
Sydney Sibilia racconta per lo schermo una storia realmente accaduta oltre cinquant'anni fa, e mostra un epoca in cui ogni cosa sembrava possibile che si avverava, eppure è così lontana da sembrare un sogno o un utopia.
Il fatto che sia successo nel '68 la dice lunga, chi mi conosce bene sa che quello per me è stato l'anno horribilus che ha distrutto ogni cosa anche se per molti quei ragazzotti hanno cambiato il mondo...si nelle favole, o forse l'hanno fatto per riempirsi le tasche e fare come diceva quel grande uomo che rispondeva al nome di Pasolini, che per lui erano borghesi come i loro padri.
Ma, l'isola delle rose parla di tutt'altra cosa, di un sogno di libertà, dove non c'erano limiti e si poteva fare ogni cosa.
Per i benpensanti e i politici, quella "isola" era un problema che andava risolto, ma per quei ragazzi era un luogo da difendere, ma naturalmente potete immaginare chi ha vinto in confronto a chi ha perso.
Non dico nulla, di questo film ne consiglio assolutamente la visione, anche se non è un capolavoro, ma chi se ne frega, parla di un momento di spensieratezza e di libertà, dove chi era giovane poteva immaginare di fare qualsiasi cosa...cos'altro dire per invitarvi a vederlo?



Commenti

  1. Delizioso. Non è un film di Natale ma i buoni sentimenti e i cattivi malvagi ci sono ed è molto ben fatto.

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  2. Una storia che già conoscevo, ma che Sibilia ha restituito in forma filmica con tanta leggerezza e coinvolgimento. Intenso e fresco, ti fa immedesimare all'istante in un'epoca per certi versi irripetibile. Mi è piaciuto molto.

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    Risposte
    1. si vero, anche se quell'epoca ha molti lati oscuri, ma l'isola delle rose secondo me parla di qualcosa di nuovo e incredibile, che a molti potenti non è andato giù

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  3. Il dubbio che a renderlo interessante sia la storia vera raccontata piuttosto che tutto il resto rimane. Ma comunque è un film piacevole e si fa guardare col sorriso stampato sul volto per tutta la sua durata, quindi va bene.

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