Little Joe

 Cosa farei senza il mio amico Julien Davenne?

Ve lo dico io: mi sentirei perduta, nel suo blog si scovano titoli interessantissimi, e sono rimasta sorpresa nello scovare un titolo che avevo in file nel pc, ed era pronto per essere guardato, quando ho letto la sua recensione, allora mi sono decisa a visionarlo.

E così oggi ho deciso di parlarne nel mio blog, alla fabbrica, allora, cosa ne penso di Little Joe? Ve lo posso dire con semplici parole? Il film mi è piaciuto, primo perché non sembra di assistere a un film di fantascienza, o drammatico come è etichettato, ma ho avuto l'impressione di assistere a un puro horror silenzioso, e la trama?

La trama racconta di un laboratorio che ha creato una pianta color cremisi, che senza il supporto dell'uomo non riesce a procreare, e ha un profumo speciale, che emette solo se viene curata e coccolata, il nome della pianta è little joe.

Ma, non tutto è esattamente come appare, ci sono strani effetti che accadono a chi la annusa, e cosa molto particolare nonché pericolosa, è stata creata sfruttando un virus.

Quindi capirete che non si tratta certo di una innocente piantina, anche se la protagonista ne ruba una per regalarla al figlio e aiutarlo ad essere felice e ottimista, perché questo è proprio il fine della pianta, rendere tutti felici.

Avevo già visto - sempre su consiglio dell'amico Julien - della Hausner  Lourdes, che mi colpì parecchio, e quindi non ci ho pensato due volte per visionare questo suo nuovo lavoro, che effettivamente mi ha letteralmente incollata sullo schermo.

La grande regista austriaca le sa raccontare le storie inquietanti, e questo è il secondo film che vedo diretto da lei.

Questa volta però ha osato, ha mixato diversi generi creando un film che in realtà è un ibrido, che racchiude in se parecchie cose interessanti, e fa riflettere sulla natura umana, che è sempre in cerca di dominare la natura.

Bravissima Jessica Hausner, cercherò sicuramente altri film che ha diretto e ne parlerò alla fabbrica ovviamente.