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The Gentlemen

 
Lo dico subito, tanto per tagliare la testa al toro; non sono una fan di Guy Ritchie perché ho sempre pensato che emulasse fin troppo evidentemente Tarantino e non aveva una sua personalità artistica, devo dire però che con questo film si è fatto volere bene.
I film di gangster devono essere fatti bene e da gente con le palle, penso ai vari Scorsese, Coppola e compagnia bella, che loro si, fanno dei film memorabili e che sono entrati nella storia del cinema.
Ora The Gentlemen è un film ben fatto, abbastanza cazzuto per piacermi, ma ha uno stile e un amplomb completamente diversi dai mostri sacri appena citati.
Ora ho apprezzato The Gentlemen perché ha un cast di attori con le palle e una regia al cardiopalma.
Matthew McConaughey ormai ha dimostrato il suo talento, e come attore è uno dei più formidabili degli ultimi anni, e anche il resto del cast non è da meno.
La trama racconta di uno spacciatore che intende uscire dal business della droga, ma che molti vogliono prendere in mano i suoi affari, sarà un bagno di sangue senza precedenti per poter prendere in mano il suo business abbastanza fiorente.
Un film cazzuto, ma anche divertente e coinvolgente quanto basta per piacere e divertirsi almeno per poco più di cento minuti, ci voleva una bella boccata fresca tornando ai temi con cui Ritchie si è fatto conoscere al grande pubblico, ma stavolta lo fa con la maturità di una persona che sa bene cosa vuole fare e soprattutto come vuole raccontare una storia.
Possiamo definire Guy Ritchie un emulo di Tarantino, ma come lo emula lui non lo fa certamente nessuno, anche se arrivata a una certa età, bisogna essere se stessi, e la mia è una critica costruttiva non fatta con cattiveria.



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