Passa ai contenuti principali

Parasite

 

Convinta di averlo recensito, invece mi sono accorta del contrario, lo faccio adesso, prima della recensione legata alla rassegna di Walter Hill.
Comunque, con questo film il regista coreano fa il colpaccio, palma d'oro a Cannes, e vincitore sia come miglior film straniero che come film agli oscar.
Non era mai successo nella storia del cinema, ma il miracolo è accaduto a questo giovane e talentuoso cineasta, che ha diretto il suo capolavoro.
Si tratta di un capolavoro si, uno di quelli che fanno male dopo la visione, ma che lasciano sorpresi dopo la visione.
Ci sono due famiglie, una povera, e l'altra ricca, la prima si insinua nella vita e nella casa di quella povera, esattamente come parassiti, e ne prende il pieno controllo.


Non solo prende il controllo, ma prende letteralmente il posto di quella famiglia, in un gioco psicologico brutale e agghiacciante, di cui la famiglia ricca non riesce a prendere consapevolezza.
Bong Joon-Ho narra la storia di un gioco al massacro senza far vedere neanche una goccia di sangue, almeno fino alla fine.
Un film che narra l'inquietudine della vita di chi deve lottare duramente e vuole una vita migliore, cerca di prendersela anche con la forza se è possibile, e succede proprio questo in Parasite.
Il film inoltre è la metafora sul crollo delle classi sociali, una geniale critica alla superficialità della gente ricca, che disprezza le classi più poveri.
Allora i poveri si trasformano in parassiti per riprendersi la loro dignità, e lo fanno nel più brutale dei modi, violenza psicologica.
La violenza psicologica iniettata a piccole dosi uccide, la famiglia ricca non si rende conto di cosa la famiglia povera sta facendo, e i ricchi soccomberanno, perché incapaci di affrontare le difficoltà, come succede ai poveri.
Un film sincero, unico, che affronta davvero qualcosa di terribile, cioè i poveri cercano di prendere il sopravvento sui ricchi.
Pensate cosa può succedere se una cosa del genere accadrebbe nella realtà.
A me vengono i brividi e a voi?
CAPOLAVORO.





Commenti

  1. Risposte
    1. Un film indimenticabile, anche per la sua schiettezza, ci sono scene da pelle d'oca

      Elimina

Posta un commento

Moderazione rimessa, NO SPAM