Dopo l'omaggio a Sam Pekinpah di Ricercati Ufficialmente Morti, Walter Hill torna al poliziesco, ma stavolta ne gira uno puro e duro, producendo una pellicola blockbuster per il grande pubblico avendo scelto come protagonista quella macchina sbanca botteghino che risponde al nome di Arnold Swarzeneggher, coprotagonista quella simpatica canaglia di James Belushi.
Stavolta Walter Hill gira un film spiccio, un poliziesco duro e puro, che è andato bene al botteghino, daltronde se scegli Swarzy come protagonista la gente al cinema ci si butta a piscio.
Parafrasando il mio amico Cassidy, ci sono varie scene memorabili, quelle in russo non le ho capite proprio anche perché non conosco la lingua, però la scena in cui il nostro protagonista entra in scena con le chiappe di fuori, mi ha fatto sorridere, e mi ha anche ricordato Terminator tanto per fare il nome di qualche pellicola famosa interpretata dal nostro.
Un film che cita anche un altro grande cult di Hill 48 Ore anche se a differenza dell'appena citato film, Danko ha una struttura drammatica, ma che è anche capace di non prendersi troppo sul serio, mostrando uno humor forse nero, ma altrettanto divertente, il che ne fa una pellicola intrigante.
Considerando che Hill ormai, con tutti i film che ha girato, si può considerare un must anche per via della sua capacità di saper amalgamare diversi ingredienti in un unico film.
Stavolta Hill, a differenza di tanti altri registi, non vuole descrivere i russi come completamente cattivi, ma vuole farli collaborare con gli stati uniti per prendere un pericoloso criminale.
E dalla Russia arriva Danko, un comandante della milizia sovietica, che intende catturare quel criminale per i suoi crimini.
A complicare il tutto c'è anche la moglie, che poi si rende conto di dover collaborare con la polizia per acciufarlo.
Ci sono parecchie scene spettacolari, come lo scontro a fuoco con i finti poliziotti, la sparatoria in cui perisce la moglie del criminale, e lo scontro finale con la corsa dei treni...
Walter Hill è un regista capace di fare cinema, sia per il grande pubblico che per gli intenditori, stiamo parlando di un regista dal talento smisurato, che non ha mai perso la sua impronta stilistica, anche se non tutti i suoi film sono dei grandi successi al botteghino, ma chi se ne importa?
La qualità di un film la si misura con il tempo non con gli incassi, è una cosa che la cinefilia mi ha insegnato.
Il film mi è piaciuto un sacco, e mi ci sono divertita un altra volta, dato che la prima mi è passato di mente di recensirlo, l'ho fatto adesso ovviamente.
credo di avere sempre visto l'inizio e basta
RispondiEliminaVedilo tutto, ti divertirà :)
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