Un film difficile da mandare giù, ve lo garantisco.
Kim Ki-Duk recentemente scomparso a causa del Covid, qui dirige un film durissimo, le cui persone sono in cerca d'amore, o di se stessi, il tutto è rappresentato in maniera nuda e cruda.
Ci sono diversi personaggi, molto sofferenti, una donna il cui figlio la picchia, una ragazza mezza cieca, e un altra donna che cerca il suo uomo e puntualmente le lettere che gli spedisce le ritornano indietro con la scritta indirizzo sconosciuto.
Il cinema di Kim Ki-duk è di poche parole, se siete capaci di sentire lo capite benissimo che ci troviamo di fronte a un opera altamente empatica, incapace di starsene appartata e tranquilla, dandoti il contentino.
Anzi, il suo intento è proprio l'opposto, vuole farti provare tutto il dolore che provano i suoi personaggi e ci riesce alla grande.
Il mondo decantato da questo film straordinario - chi mi conosce bene sa benissimo quanto apprezzi il cinema di Kim Ki-duk per molti ma non per tutti.
Non solo per i silenzi e le scene che molti considerano morte (personalmente l'ho trovato il più parlato del regista coreano), sono le situazioni laceranti che lasciano un segno indelebile nel profondo dell'anima.
Ah perché Kim Ki-duk ci andava pesante con la sofferenza, ti mostrava tutto il dolore dell'umanità anche grazie non solo alla sua bravura nella regia, ma anche alla bravura dei suoi attori.
Indirizzo Sconosciuto è uno dei suoi primi film, recuperatelo, non ne uscirete indenni ve lo garantisco.
Ratings ⭐⭐⭐1/2
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