Trama: una trasmissione di capodanno, viene registrata a settembre, ma sul set ne succedono di tutti i colori.
Ok, il ritorno al grottesco ci sta, il film non è affatto male, fa divertire e fa il suo lavoro, però Mi Gran Noche è meno grottesco di altri titoli di Alex De La Iglesia, ma si rivela più amaro degli altri, perché alla cattiveria non c'è mai fine.
Parere personale, Alex De La Iglesia, ha raggiunto una certa maturità registica e si nota, dalla trama, dalla cura di regia, scenografia e script, non è più il regista irriverente dei suoi primi film, il che è una nota positiva ma anche un po', pochino dai, negativa.
Questo ovviamente non toglie nulla al suo talento, che è e rimane presente, la sua cifra stilistica c'è, quindi un ritorno al grottesco un po' misurato è comprensibile.
Le sue tematiche sono quelle dai.
La cosa che più mi ha intrigato è la costruzione caratteriale dei personaggi, avrei voluto prendere a bastoni in testa la vecchia leggenda musicale, che è uno stronzo patentato, ed è quello che combina più casini di tutti.
Il film comincia con un incidente sul set dello show di capodanno, in cui muore un uomo che fa parte del pubblico, e finisce con una guerriglia aperta.
Stavolta però devo sottolineare il fatto che c'è una certa critica allo showbiz, che non guasta mai, con questo film non è affatto tenero con i suoi personaggi, anzi, li mette alla berlina, con maggiore cattiveria rispetto alle sue precedenti pellicole, e li mostra per quello che sono, macchiette inutili che si credono chissà chi, non si salva nessuno, e lo show di capodanno rischia di essere una guerra esplosiva che mette i protagonisti l'uno contro l'altro.
Il finale è una bomba atomica in esplosione (metaforicamente parlando) non dico altro, anzi si, film consigliatissimo, che mette nero su bianco, il piccolo e crudele mondo della tv, mostrando dei personaggi piccini piccini e soprattutto bastardi.
Vedetevelo.
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