Stavolta Woody Allen dirige un film drammatico, e vince.
Un medico frequenta una donna ossessiva che non vuole più accettare il suo ruolo di amante e diventare moglie, questi organizza un piano per sbarazzarsene, mentre un altro uomo, un regista cinematografico, fa i conti con la sua vita, innamorandosi di una donna che non lo ricambia come vorrebbe.
La Critica lo ha definito uno dei suoi migliori film, anche se non ha incassato molto.
Voi comunque sapete che sono sempre quei film che non incassano ad attirare maggiormente la mia attenzione.
Woody Allen di certo non si risparmia, e dirige un opera complessa e allo stesso tempo semplice, che in mani poco esperte non sarebbe stato il grandissimo film che ha diretto.
Martin Landau è un attore che apprezzo molto sin dai tempi del per me mitico Ed Wood dove interpretava Bela Lugosi.
Durante la visione ho avuto l'impressione di guardare il primo capitolo di una ideale duologia, che culminerà con Match Point che recensirò domenica e chiuderà la settimana dedicata al grande regista di New York.
Le atmosfere sono drammatiche, il protagonista è un uomo che organizza un delitto per sbarazzarsi dell'amante ingombrante e la fa franca, in tutti i sensi.
Stavolta non ci sono risate e buoni sentimenti, Woody Allen dirige un film pessimista, duro, realistico, che non lascia spazio al solito happy end di tante sue commedie.
Stavolta lui non ci fa entrare in simpatia i suoi personaggi, ma ci narra la vita dentro quel microcosmo del suo film, che è decisamente una chiave vincente, che rende il film meno spensierato e più drammatico e realistico.
Crimini e Misfatti è un film capace di guardare la realtà, ma allo stesso tempo se ne allontana narrandoci di personaggi che non sono mai come appaiono, e che hanno parecchi scheletri nell'armadio.
Da non perdere.
Ratings ⭐⭐⭐⭐1/2
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