Passa ai contenuti principali

The Front Runner - Il Vizio del Potere


 Eh l'America,
Basta poco così per veder crollare la possibilità di diventare il presidente della repubblica, e per Gary Hart, senatore degli Stati Uniti, la corsa alla casa bianca va in fumo a causa di una scappatella, tutto diventa pubblico, e il rapporto con sua moglie rischia di finire in fumo...e pensare che era il favorito nella corsa al potere.
Sto approfittando dell'estate per riguardare e recensire e ovviamente inserire in filmografia, alcuni film la cui recensione a caldo è saltata, bene dico io, spesso le recensioni in cui il film si rivede sono quelle più riflessive che ti fanno capire meglio l'opera cinematografica di cui vuoi parlare.
Per quanto riguarda Jason Reitman voi sapete che da queste parti non ha bisogno di presentazioni, e per il suo penultimo lavoro, ci narra la storia di un senatore, che vede sfumarsi la possibilità di diventare presidente per una scappatella.
Ma non si limita solo a narrare la scappatella, anzi, semmai quella resta in fondo, quello che ci narra Jason Reitman è l'invadenza dei media nella vita di un essere umano, un invadenza sconcertante e che vuole entrare nella vita di un uomo a tutti i costi, non tenendo conto dei sentimenti suoi e di quelli della sua famiglia.
Per non parlare che rischia di perdere sia la moglie che la figlia, alla fine si ritrova ingabbiato in una situazione che gli è letteralmente sfuggita di mano.
Un film lacerante, sconvolgente, che mostra senza filtri quanto può essere pericoloso un ruolo pubblico e quanto i media non hanno confini, e riescano a scoprire anche il segreto più nascosto pur di vederti fallire.
Si perché in sostanza le tematiche di questo film sono queste, non si può sfuggire al tritacarne dei media, che è pronto a stritolare te e la tua famiglia per distruggerti, se solo si scopre una minima debolezza.
Questa è qualcosa di cui tutti noi dovremmo aver paura, il film non lo mostra però ce lo fa capire che i media sono manovrati da chi ha più potere per poter fare crollare Gary.
E stavolta il buon Jason Reitman dirige un film difficile e complesso, dimostrando di saper narrare una storia attraverso la sua mdp, il che è un ottima cosa.
C'è maturità e si vede, perché se il soggetto fosse stato dato a un regista senza molta esperienza ne usciva senza dubbio un pasticciaccio pruriginoso.
Invece Reitman si concentra sul potere assoluto dei media, che è terrificante, facendoci intuire molto più di quello che vediamo.
Volete altro?
Penso che questo sia in assoluto uno dei migliori film di Jason Reitman che è anche capace di fare entrare in empatia con il pubblico il suo protagonista, grazie alla bravura nella recitazione di Hugh Jackman.
Ottimo lavoro.

Ratings ⭐⭐⭐



Commenti