E' il film che ha entusiasmato la critica questa estate. Il cinema francese sembra rinato, e sappiamo benissimo il glorioso passato che ha avuto, ma bando alle ciance, parliamo del presente; La guerra è dichiarata è un film tratto da una storia vera: la storia del figlio di Valèrie Donzelli, regista di questo bellissimo film, che ha voluto raccontare il suo dramma; all'inizio sembra il classico film palloso, di quelli che quasi quasi ti annoiano e per cui spegneresti volentieri il televisore, poi man mano che la storia va avanti ti accorgi che la storia è coinvolgente; e nonostante tutto ti accorgi che questi genitori un po' in ansia stanno per vivere la più tragica delle avventure della vita: la malattia del bambino. Di che malattia si tratta? Un tumore al cervello, e allora nonostante tutto non si arrendono e cominciano una guerra alla malattia, aiutati dai medici per salvare la vita al bambino. Tra le tante scene drammatiche segnalo la terribile corsa del padre mentre urla, dopo che ha saputo della malattia del suo bambino, urla drammatiche, dolorose, laceranti, di una persona che sta per provare il più grande dolore che un essere umano può soffrire: la perdita di un figlio.
Ma non sarà così fortunatamente, perchè questi due ragazzi, che all'inizio vediamo come moderni Romeo e giulietta, alle prese con l'innamoramento e le prime difficoltà della vita, dimostreranno di avere due palle così, è il loro coraggio che salverà il bambino, anche se poi dopo poco tempo la loro storia finirà e resteranno in buoni rapporti visto che hanno deciso di raccontarlo in un film.
Un film che mi ha sorpresa e che mi ha coinvolta, rivelando con assoluta semplicità il talento e il dolore di una donna, che ha voluto raccontare la sua storia drammatica, in maniera spiccia, semplice, senza falsi piagnistei. Un opera sorprendente che merita molto, soprattutto per la grande semplicità con cui viene raccontata la storia, che seppur sia sorprendente, appare piuttosto incompleta, perchè certe volte si ha l'impressione di guardare un mezzo documentario, ma cosa possiamo dire di un film bello come questo?
Si solo una cosa, andate a vederlo ma forse l'ho detto già. Ok non fa niente l'ho ripetuto, se vi piace ditemelo, e se non vi piace pazienza.
APPETITOSO
Ma non sarà così fortunatamente, perchè questi due ragazzi, che all'inizio vediamo come moderni Romeo e giulietta, alle prese con l'innamoramento e le prime difficoltà della vita, dimostreranno di avere due palle così, è il loro coraggio che salverà il bambino, anche se poi dopo poco tempo la loro storia finirà e resteranno in buoni rapporti visto che hanno deciso di raccontarlo in un film.
Un film che mi ha sorpresa e che mi ha coinvolta, rivelando con assoluta semplicità il talento e il dolore di una donna, che ha voluto raccontare la sua storia drammatica, in maniera spiccia, semplice, senza falsi piagnistei. Un opera sorprendente che merita molto, soprattutto per la grande semplicità con cui viene raccontata la storia, che seppur sia sorprendente, appare piuttosto incompleta, perchè certe volte si ha l'impressione di guardare un mezzo documentario, ma cosa possiamo dire di un film bello come questo?
Si solo una cosa, andate a vederlo ma forse l'ho detto già. Ok non fa niente l'ho ripetuto, se vi piace ditemelo, e se non vi piace pazienza.
APPETITOSO
grandissimo film!
RispondiEliminavalerie donzelli nuova fenomena del cinema francese
si a me è piaciuto moltissimo come film, parte a rilento per sorprenderti a metà, dopodichè non te molla più :)
EliminaArwen, io seguo molto il cinema francese per passione e sono stato molto felice che questo film sia arrivato da noi. Spero che l'effetto di Quasi amici sui distributori nostrani perduri il più a lungo possibile perchè così ci permetterà di vedere pellicole , come questa che altrimenti avremmo dovuto recuperare solo per vie traverse...
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