Nell'epoca delle reinventazioni delle fiabe fa piacere riscoprire i classici che in un modo o nell'altro le hanno ispirate, ed ecco che ripesco dal calderone il primo, l'inimitabile capolavoro, il classico dei classici targato disney. Signore e signori toglietevi pure il vostro cappello, perchè questo è un signor film; potete dire che è banale, che è ormai superato, non me ne frega un accidente i filmetti di biancaneve usciti quest'anno sono nulla a confronto, solo banali riscritture di un classico per renderlo più appetibile, e continuare a fare lavorare le "solite note" divette di saghe ormai ad uso e consumo di adolescenti in astinenza di feromoni. Qui, questo film, rispetta la fiaba di Andersen, e guardarlo non è solo una gioia per gli occhi, ma ti fa tornare bambina come se il tempo non fosse passato più.
la favola di Biancaneve ha accompagnato la nostra infanzia, dopo la visione dei succitati titoli il recupero del classico era quasi d'obbligo e rendere più tosta biancaneve, non fa sembrare stupida l'eroina creata da Andersen e non la reinventa: la banalizza soltanto.
Nell'epoca pre-femminismo biancaneve era una dolcissima ragazza tormentata dalla matrigna cattiva, salvata da una compagnia di nani pasticcioni, che si prendono cura di lei, e lei cucina per loro e ripulisce la casetta, in attesa del principe azzurro.
Non si può rendere tosta Biancaneve, anche se il personaggio ritratto dalla disney non era affatto stupida, era solo una normalissima ragazza, protagonista di una fiaba, e le fiabe signori miei sono fuori dalla realtà, sono fatte per sognare ad occhi aperti, restando sempre con i piedi per terra, sono fatte per imparare cose che ci accompagneranno nella vita reale da grandi, quindi ora vi porgo una domanda, che centra il femminismo con Biancaneve? Che centra renderla battagliera, una donna con le palle e guerrafondaia, quando è solo una normalissima persona, che deve salvarsi la pelle dalla matrigna cattiva, che cerca in tutti i modi di eliminarla per essere la più bella?
Il problema è uno solo, di cambia tutto per cercare di rimodernizzare qualcosa che non chiede la modernizzazione, dargli appeal, renderlo accattivante, penalizzando solo una cosa, il viaggio nella fantasia, che non deve mancare a chi guarda il film, e che solo il capolavoro disney riesce a trasmettere.
CAPOLAVORO.
la favola di Biancaneve ha accompagnato la nostra infanzia, dopo la visione dei succitati titoli il recupero del classico era quasi d'obbligo e rendere più tosta biancaneve, non fa sembrare stupida l'eroina creata da Andersen e non la reinventa: la banalizza soltanto.
Nell'epoca pre-femminismo biancaneve era una dolcissima ragazza tormentata dalla matrigna cattiva, salvata da una compagnia di nani pasticcioni, che si prendono cura di lei, e lei cucina per loro e ripulisce la casetta, in attesa del principe azzurro.
Non si può rendere tosta Biancaneve, anche se il personaggio ritratto dalla disney non era affatto stupida, era solo una normalissima ragazza, protagonista di una fiaba, e le fiabe signori miei sono fuori dalla realtà, sono fatte per sognare ad occhi aperti, restando sempre con i piedi per terra, sono fatte per imparare cose che ci accompagneranno nella vita reale da grandi, quindi ora vi porgo una domanda, che centra il femminismo con Biancaneve? Che centra renderla battagliera, una donna con le palle e guerrafondaia, quando è solo una normalissima persona, che deve salvarsi la pelle dalla matrigna cattiva, che cerca in tutti i modi di eliminarla per essere la più bella?
Il problema è uno solo, di cambia tutto per cercare di rimodernizzare qualcosa che non chiede la modernizzazione, dargli appeal, renderlo accattivante, penalizzando solo una cosa, il viaggio nella fantasia, che non deve mancare a chi guarda il film, e che solo il capolavoro disney riesce a trasmettere.
CAPOLAVORO.
Purtroppo non mi ha mai entusiasmata più di tanto, nemmeno da piccina, ma ha sicuramente un grande valore storico, artistico e culturale.
RispondiElimina